«Mai come in questo momento dobbiamo proteggere i più fragili. Per questo, sono molto soddisfatta per la calendarizzazione, in commissione Lavoro alla Camera, della proposta di legge a mia prima firma che mira a modificare la disciplina relativa ai diritti dei lavoratori affetti da patologie oncologiche o da altre gravi malattie temporaneamente invalidanti». Lo afferma […]
«Mai come in questo momento dobbiamo proteggere i più fragili. Per questo, sono molto soddisfatta per la calendarizzazione, in commissione Lavoro alla Camera, della proposta di legge a mia prima firma che mira a modificare la disciplina relativa ai diritti dei lavoratori affetti da patologie oncologiche o da altre gravi
malattie temporaneamente invalidanti». Lo afferma in una nota Enrica Segneri, deputata del Movimento cinque stelle e componente della commissione Lavoro.
«Soprattutto nel caso di patologie gravissime – spiega la parlamentare in una nota – le tutele oggi previste dall’ordinamento giuridico sono insufficienti. Alla luce di ciò, è necessario rafforzare il diritto al lavoro e alla retribuzione dei malati gravi, in particolare di quelli oncologici. La mia pdl prevede che il governo adotti le misure necessarie volte ad ampliare le tutele e garantire l’effettiva omogeneità di trattamento tra tutti i lavoratori, dipendenti pubblici e privati nonchè autonomi e liberi professionisti, affetti da patologie oncologiche o da altre gravi malattie che provocano una temporanea inabilità lavorativa al 100 per cento».
L’esponente del M5s aggiunge: «Il testo prevede di escludere dal computo del periodo di comporto, cioè il periodo di tempo massimo concesso al dipendente in malattia per non essere licenziato, i giorni di ricovero ospedaliero o di day hospital per terapie salvavita e i giorni di assenza causati dagli effetti collaterali delle medesime terapie, debitamente documentate. Ancora – conclude Segneri – per i lavoratori autonomi affetti da malattie oncologiche, la proposta prevede l’aumento del periodo previsto per il riconoscimento dell’indennità di malattia. È necessario sottoscrivere un nuovo patto sociale, più equo e solidale e la mia proposta di legge viaggia proprio in questa direzione».