Alla Casa della Salute delle Piagge, candidata a trasformarsi nel nuovo modello di assistenza territoriale previsto dal PNRR, lavorano 71 operatori divisi in equipe multidisciplinari socio-sanitarie per rispondere alle esigenze di una popolazione penalizzata sia a livello socio-economico che sanitario
Alle Piagge, un quartiere alla periferia ovest di Firenze, esiste un “prototipo” delle Case di Comunità, quelle che dovranno sorgere in Italia – una ogni 50 mila abitanti – in seguito all’attuazione delle Missione 6 del Recovery Plan. Si tratta di una Casa della Salute che, istituita nel 2014, è da due anni al centro di un progetto sperimentale deliberato dalla Regione Toscana e promosso in sinergia con la Usl Toscana Centro.
«Un programma di integrazione socio-sanitaria che raccoglie i frutti di un’attività che, già da diversi anni, portiamo avanti all’interno della Casa della Salute delle Piagge – racconta Lorenzo Baggiani, coordinatore sanitario territoriale di Firenze -. E che ora sarà esteso a tutto il comune di Firenze, territorio particolarmente complesso per l’alta densità e l’eterogeneità della popolazione».
Nella Casa della Salute delle Piagge svolgono attività lavorativa 71 operatori divisi in equipe multidisciplinari socio-sanitarie che si occupano, ogni giorno, dell’accesso di oltre 500 persone. Solo per citare qualche numero, in un anno sono stati effettuati 4.095 prelievi domiciliari e oltre 24.203 prelievi ambulatoriali. Il Consultorio Ostetrico-Ginecologico ha accolto 8.320 utenti, nel Poliambulatorio specialistico sono state erogate 10.294 prestazioni.
Numeri che hanno attirato l’attenzione delle Istituzioni. Nei giorni scorsi, infatti, la struttura delle Piagge è stata visitata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha espresso parole di apprezzamento per il lavoro svolta all’interno della Casa. Prima di quel giorno non era mai capitato, almeno in Toscana, che il Ministro della Salute, il presidente della Regione e il sindaco di Firenze, più due assessori regionali, si ritrovassero insieme a visitare una struttura sanitaria territoriale periferica senza che vi fosse alcuna occasione da celebrare.
L’organizzazione della Casa della Salute delle Piagge si basa sui principi della Primary Health Care, un’assistenza sanitaria primaria ed essenziale, basata su metodi e tecnologie scientificamente validi e socialmente accettabili. In altre parole, un modello fondato su ciò che rende l’assistenza sanitaria universale e accessibile a tutti gli individui e le famiglie che fanno parte di una stessa comunità.
«Innanzitutto – spiega Chiara Milani, medico specialista in igiene e medicina preventiva presso il coordinamento Sanitario Servizi Territoriali Zona Firenze, Azienda Usl Toscana Centro – è stato esplorato il territorio, valutando i bisogni sanitari e sociali della popolazione. Nel quartiere delle Piagge è stata riscontrata una penalizzazione socio-economica tra i cittadini che si traduce in una diseguaglianza anche in termini di salute. Ci sono tassi più elevati di mortalità (soprattutto tra le donne), di ospedalizzazione (per tumori, patologie psichiatriche e alcol-correlate) e di accessi al pronto soccorso».
Delineato il contesto, sono stati programmati i servizi da offrire all’interno della Casa della Salute. «Avendo riscontrato disagi di natura sociale che si riversano sullo stato di salute dei cittadini – aggiunge Lorenzo Baggiani -, abbiamo strutturato una Casa della Salute che fosse un luogo di riferimento e di accoglienza per la popolazione del quartiere. La Casa è, infatti, un punto di accesso alla rete delle prestazioni, in grado di facilitare l’integrazione tra i servizi sanitari e quelli sociali».
Integrazione che è stata resa possibile da un lavoro multidisciplinare che coinvolge medici di medicina generale, medici specialisti, infermieri, psicologi, educatori e assistenti sociali. «Tutti i professionisti si incontrano periodicamente per discutere i casi che richiedono una presa in carico di più figure professionali. Inoltre – dice Milani -, la medicina generale collabora con la salute mentale, creando progetti condivisi per il trattamento dei pazienti complessi».
Un modello così efficiente che ha consentito alla Casa della Salute delle Piagge di garantire tutti i servizi necessari ai pazienti Covid nel pieno dell’emergenza, non trascurando i malati cronici e fragili. «In questi mesi, leggendo gli obiettivi del PNRR siamo stati felici di riscontrare che sono esattamente in linea con il progetto sperimentale che stiamo già portando avanti dal 2019. Cosicché, la Casa della Salute delle Piagge per trasformarsi in Casa delle Comunità non dovrà fare altro – conclude il coordinatore sanitario territoriale di Firenze – che continuare a seguire i suoi stessi passi».
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