Boris Johnson molto criticato nel Regno Unito per le riaperture e poi l’annuncio di pass vaccinale a settembre. Intanto Biden sconsiglia agli americani di viaggiare verso l’Inghilterra e chiede di sanare le zone con meno vaccinati. In India “i conti non tornano”
L’estate è ufficialmente alla sua metà e la risalita dei contagi causata dalla variante Delta è arrivata in ogni parte del mondo. Pessimo tempismo, si direbbe. Proprio ora che le vaccinazioni subiscono un calo “fisiologico” dovuto all’estate, che le persone si muovono per turismo e che i governi annunciano la fine delle restrizioni.
Nel Regno Unito i nuovi casi giornalieri hanno toccato soglia 40mila proprio nel giorno in cui il premier Boris Johnson ha rimosso tutte le limitazioni e regole di distanziamento. Sono 742 i nuovi ricoverati e 19 i morti, che si mantengono su una cifra ancora bassa rispetto alla proporzione dei contagiati.
Hanno riaperto anche le discoteche per le quali, è stato annunciato, il passaporto vaccinale sarà obbligatorio. Johnson ha ribadito che fine settembre sarà il limite per l’imposizione delle regole legate al Green pass. Per allora tutti gli over 18 inglesi avranno avuto la possibilità di fare il vaccino anti Covid. Per ora il 35% della popolazione tra 18 e 30 anni non ha provveduto alla vaccinazione. Il partito conservatore si è mostrato estremamente contrario a quelli che sono sembrati gli inizi di una politica per la vaccinazione obbligatoria.
Intanto sir Patrick Vallance, consigliere scientifico di Johnson, si è reso protagonista di una gaffe durante l’annuncio dei dati giornalieri sul contagio. Avrebbe riferito che il 60% dei nuovi contagiati è vaccinato, invece dell’informazione corretta: ovvero che il 60% non è vaccinato. Un errore corretto dopo qualche ora che ha però provocato la reazione dei no vax e la pericolosa distribuzione di fake news online.
Negli Stati Uniti la risalita dei contagi è stata bollata come una “pandemia dei non vaccinati”. In alcune zone dove il tasso di vaccinazione non è alto si stanno creando focolai che influiscono sui numeri che erano in discesa. Il presidente Joe Biden ha nuovamente fatto appello agli americani non ancora vaccinati. Ricordando che il numero medio di persone ricoverate in ospedale con Covid-19 è cresciuto del 21% negli ultimi 30 giorni a oltre 19mila, rispetto alle 16mila.
A questo è seguito anche l’invito ai propri cittadini a non viaggiare verso il Regno Unito (e Brasile, Sudafrica e Paesi Bassi), posto al livello 4 di rischio secondo gli esperti americani. Intanto il 9 agosto è la data per la riapertura dei confini con il Canada, verso cui i cittadini completamente vaccinati potranno viaggiare.
Dall’India arrivano notizie di un’accusa rivolta a governo e amministrazioni locali di sottostimare volontariamente i decessi da Covid-19. I ricercatori hanno usato i dati dell’anagrafe, i test sierologici effettuati in India e un sondaggio fatto tre volte l’anno su 900mila cittadini indiani. Dimostrando così che il tasso di mortalità pro capite arriva a 0,3 e che l’India non è quindi un’anomalia come si era pensato. Il Center for Global Development ha così stabilito 4 milioni di morti non conteggiati in India da inizio pandemia a giugno 2021.
Anche il Giappone affronta un nuovo aumento di contagi, in numero ridotto rispetto a quelli rilevati in Europa e America, ma sicuramente tracciabili. Le Olimpiadi sono vicinissime e il controllo del virus è al primo posto per tutti i tecnici coinvolti in Tokyo 2021.
Presente anche il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. «Felice di trovarmi in Giappone per sostenere il Comitato internazionale delle Olimpiadi. Sono venuto con un semplice ma urgente messaggio: possiamo sconfiggere Covid-19 ma solo se ognuno fa la sua parte. Questi giochi olimpici siano una fonte di speranza e unità per arrivare all’equità vaccinale e mettere fine alla pandemia», ha scritto su Twitter.
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