Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti lucchesi: «Da sempre vicini alle reali esigenze della popolazione»
Parte questa settimana nelle farmacie di Lucca, in Toscana, la bella iniziativa solidale del Farmaco Sospeso, per aiutare le persone in difficoltà economiche a reperire gratuitamente i farmaci di cui hanno bisogno. Un progetto che si inserisce in una più ampia cornice di impegno sociale ed umanitario, da sempre nella mission dell’Ordine farmaceutico lucchese. Abbiamo intervistato in merito il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Lucca, dott. Salvatore Ingrosso.
«L’iniziativa nasce in seguito ad un incontro con la Caritas di Lucca – spiega – che ha evidenziato alcune esigenze sempre più sentite dalla popolazione locale. In passato, ci eravamo già attivati con l’iniziativa del Banco Farmaceutico per venire maggiormente incontro alle necessità dei meno abbienti, cui hanno aderito diverse farmacie della città di Lucca, l’unica in Toscana. Il progetto del Banco Farmaceutico prevedeva che i clienti fossero invitati a restituire in farmacia i farmaci non utilizzati, ad esempio a causa di un cambio di terapia o di decesso di un parente, cosicché la farmacia li mettesse a disposizione degli enti convenzionati come la Croce Verde e la Caritas per distribuirli a chi ne avesse bisogno».
«Nonostante questa iniziativa avesse dato ottimi risultati – osserva il presidente dell’Ordine lucchese – ci siamo resi conto che in realtà le necessità espresse dalla popolazione, sempre più impoverita anche a causa della pandemia, non erano tanto relative a farmaci mutuabili come quelli che stavamo recuperando, che sono appunto reperibili gratuitamente con Piano terapeutico, ma di una molteplicità di farmaci di banco, come antidolorifici, antinfiammatori, antipiretici, che però difficilmente vengono riconsegnati».
«Abbiamo quindi pensato – prosegue Ingrosso – a un modello di solidarietà che venisse incontro a questa specifica esigenza: nasce così l’iniziativa del Farmaco Sospeso, che prende il nome da una famosa abitudine napoletana chiamata “il caffè sospeso”, in cui gli avventori al bar possono lasciare un caffè pagato per i clienti successivi. Da noi il Farmaco sospeso – spiega – funziona in questo modo: la Caritas, i consultori e i centri d’ascolto raccolgono le richieste, dal punto di vista farmacologico, dei lucchesi meno abbienti. Contemporaneamente, nelle farmacie aderenti viene avviata una raccolta fondi, in cui i clienti possono scegliere tra una donazione di 2, 5 o 10 euro».
«Gli stessi enti di cui sopra potranno poi spendere in farmacia la somma raccolta a seconda dei fabbisogni individuati. Le scatoline per la raccolta fondi esposte al bancone sono state fatte a mano dagli alunni di una scuola del luogo, fortemente impegnata in iniziative umanitarie. È anche questo – sottolinea Ingrosso – un segnale importante di un coinvolgimento sociale a tutto tondo, di una vera e propria rete di solidarietà che caratterizza il territorio».
«È un’iniziativa che dimostra ulteriormente quanto, oggi più che mai, le farmacie si adoperino per il benessere dell’utenza, confermandosi il punto di riferimento sociosanitario della popolazione locale grazie alla loro capillarità e capacità di intercettare i reali bisogni del territorio di riferimento. Un ruolo ultimamente ancora più accentuato dalla pandemia – conclude il presidente dei farmacisti lucchesi – durante la quale le farmacie non sono mai venute meno alla propria missione, e sono state anzi un presidio di assistenza, ascolto ed aiuto sempre a disposizione della cittadinanza».
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