Celano, presidente APMARR: «Chiediamo maggiori tutele per noi pazienti fragili, non vogliamo contagiarci durante le nostre vacanze»
La malattia non va in vacanza, «ma noi vorremmo partire con serenità e in sicurezza».
L’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMARR) lancia un appello alle istituzioni: «Chiediamo al Ministro Speranza, ai Sottosegretari Costa e Sileri e al Presidente della Conferenza Stato-Regioni Fedriga di rendere obbligatorio l’utilizzo del Green pass anche per l’accesso a hotel, strutture ricettive, spiagge e stabilimenti balneari italiani, in modo da riuscire a creare delle vere e proprie bolle Covid-free a tutela delle persone con patologie croniche autoimmuni che hanno un sistema immunitario più fragile e sono quindi maggiormente esposte ai rischi di contagio. Abbiamo anche noi diritto, come il resto degli italiani, a goderci un periodo di vacanza e riposo in questi mesi estivi ma avvertiamo l’assoluta necessità di farlo in sicurezza, adottando tutte le precauzioni necessarie a prevenire qualsiasi tipo di rischio di contagio, che nel caso di noi pazienti con patologie croniche autoimmuni può avere delle conseguenze gravi, pregiudicando ulteriormente il nostro stato di salute».
Sono 1,5 milioni gli italiani affetti da una malattia autoimmune o autoinfiammatoria, 5 milioni invece quelli che hanno un sistema immunitario più fragile. Fragilità acuita ancor di più dal fatto che molte tra queste persone non abbiano ancora potuto sottoporsi alla vaccinazione, vista la necessità di non sovrapporsi al trattamento farmacologico e alle terapie in atto per tenere sotto controllo la propria patologia.
«Tutti noi abbiamo diritto a goderci attimi di spensieratezza e di relax senza il timore di contrarre il virus – prosegue Celano –. Molti di noi non hanno potuto vaccinarsi e altri, seppur vaccinati, convivono con un sistema immunitario “precario”. Mi piacerebbe tornare ad ascoltare messaggi positivi sulla necessità dell’immunizzazione di gregge, anche legando l’accesso a determinate attività solo dopo essersi fatti il vaccino oppure con un tampone negativo. Ecco perché chiediamo che all’interno delle strutture ricettive e balneari italiane si creino delle bolle Covid-free e l’accesso sia regolato in maniera esclusiva attraverso il Green pass, rispettando una delle tre condizioni previste attualmente dal documento: completamento dell’intero ciclo vaccinale, guarigione da Covid-19 o tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti alla partenza per le vacanze. La disponibilità del vaccino contro il Covid-19 – conclude Celano – è un’opportunità che abbiamo tutti il dovere di cogliere prontamente per contribuire a controllare la pandemia e poter così riprendere al più presto la nostra vita sociale e le nostre attività, senza penalizzare ancor di più le categorie più fragili».
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