L’Azienda sanitaria privata per cui lavoro da anni a partita IVA non vuole assumermi anche se di fatto sono trattato come un dipendente a tutti gli effetti, posso ottenere che un giudice riconosca la natura subordinata del mio rapporto di lavoro? Quando fra l’inquadramento contrattuale formale del lavoratore e il concreto svolgimento delle prestazioni vi […]
L’Azienda sanitaria privata per cui lavoro da anni a partita IVA non vuole assumermi anche se di fatto sono trattato come un dipendente a tutti gli effetti, posso ottenere che un giudice riconosca la natura subordinata del mio rapporto di lavoro?
Quando fra l’inquadramento contrattuale formale del lavoratore e il concreto svolgimento delle prestazioni vi è una sostanziale discrepanza prevale la sostanza dei fatti in luogo della forma. Dunque, nel caso concreto vanno analizzati tutti gli aspetti della prestazione al fine di comprendere se vi siano i parametri utili a configurare un rapporto di lavoro subordinato.
La Corte di Cassazione (Cass. 18943/21) proprio recentemente ha ribadito quali siano gli indici rivelatori del vincolo della subordinazione che il lavoratore deve dimostrare come presenti nell’ambito della propria prestazione per reclamare tale status “retribuzione fissa mensile in relazione sinallagmatica con la prestazione lavorativa, l’orario fisso e continuativo; la continuità della prestazione in funzione di collegamento tecnico ed organizzativo e produttivo con le esigenze aziendali, il vincolo di soggezione personale del lavoratore al potere organizzativo, direttivo e disciplinare del datore di lavoro, con conseguente limitazione della sua autonomia, l’inserimento nell’organizzazione aziendale”.