Arriva dalla Corea la tecnica che permette di colorare ed esportare solo le cellule tumorali, preservando la parte sana dell’organo colpito. Ideata nel 2016 e riconosciuta a livello internazionale nel 2020 è oggi praticata in Italia dal Professor Gian Luca Baiocchi dell’ASST di Cremona dove ha sede anche la scuola di chirurgia guidata da fluorescenza
Individuare le cellule cancerogene con l’ausilio della fluorescenza, è quanto accaduto nei giorni scorsi all’Ospedale di Cremona in un intervento conservativo di chirurgia gastrica per l’asportazione di un tumore allo stomaco, su un uomo di 60 anni. La tecnica mininvasiva, ideata in Corea nel 2016 e riconosciuta a livello internazionale nel 2020 con lo studio Senorita, consente di colorare mediante un mezzo di contrasto iniettato per via endoscopica, solo le cellule malate che, a differenza di quelle sane, si colorano di verde. Ad eseguire l’intervento, tra i primi in Italia, è stato il professor Gian Luca Baiocchi direttore della chirurgia dell’ospedale di Cremona che ha scelto di affidarsi a questa metodologia orientale per colpire in maniera precisa il tumore e accorciare i tempi di ripresa del paziente.
«È stata utilizzata una tecnica innovativa che ha consentito di curare un cancro gastrico senza togliere lo stomaco – ha spiegato Baiocchi -. Questo è molto importante perché, nei tumori piccoli, è noto che la recidiva non sia nello stomaco, ma nei linfonodi. Con la chirurgia guidata dalla fluorescenza, perciò, è possibile individuare e riconoscere i linfonodi che drenano la sede del tumore e asportarli».
L’intervento è stato eseguito con un grande lavoro di squadra che ha visto la partecipazione dei chirurghi Andrea Celotti e Giovanni Emiliani, del gastroenterologo Stefano Mazza, dell’anestesista Tommaso La Susa e di Marco Ungari e Giulia Tanzi, direttore e medico dell’Anatomia Patologica che hanno analizzato e refertato immediatamente l’esame ai linfonodi. «Durante l’intervento, infatti, è stato eseguito l’esame per verificare lo stato dei linfonodi, se negativi si evita di togliere tutto lo stomaco e si agisce solo sulla parte malata. La parte sana viene così preservata». Un esito fondamentale per l’intervento e la ripresa del paziente che vista la negatività dell’esame ha potuto affrontare il decorso post-operatorio senza sondino e drenaggio, riprendere a mangiare dal giorno successivo ed essere dimesso in terza giornata.
L’unicità della tecnica utilizzata per l’asportazione del tumore gastrico ha fatto scuola. Infatti, durante l’intervento molti chirurghi italiani hanno avuto modo di seguire in diretta web il lavoro del professor Baiocchi che ha voluto sottolineare l’importanza di aver mostrato ai colleghi una procedura ancora poco conosciuta in Italia e che può invece aprire importanti frontiere nella chirurgia oncologica.
«Un aspetto a cui tengo molto è quello formativo – ha sottolineato -. L’intervento è stato seguito in diretta da 150 professionisti connessi in rete, grazie alla “Scuola permanente sulla chirurgia guidata dalla fluorescenza” che ha sede proprio presso l’ASST Cremona. Questo è il terzo intervento in diretta seguito da tutta Italia, un fatto importante per la chirurgia, per i colleghi delle altre specialità e per l’intero ospedale. Per questo è stato fondamentale il supporto di Marco Cavecchi e Marco Cavalli, che si occupano di ingegneria clinica e di sistemi informatici, per la diretta dell’intervento».
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