«Occorre promuovere in tempi rapidi uno sviluppo digitale dei servizi offerti. Non solo la componente di diritto pubblico della sanità, ma anche quella di diritto privato può essere ugualmente messa a rischio», spiega la presidente di Aiop Barbara Cittadini
«L’attacco hacker al sistema informatico regionale del Lazio è un preoccupante campanello d’allarme per il futuro, per la sicurezza e la tutela dei dati sanitari». Lo afferma Barbara Cittadini, presidente di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata, che aggiunge: «Occorre promuovere in tempi rapidi uno sviluppo digitale dei servizi offerti. Non solo la componente di diritto pubblico della sanità, ma anche quella di diritto privato può essere ugualmente messa a rischio da eventuali intrusioni hacker. Noi siamo pronti a investire sulla formazione del personale e su nuove figure professionali, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza cibernetica, un tema che sta assumendo grande rilievo».
In questa direzione, precisa Cittadini, «la nascita di un’Agenzia nazionale sulla cybersicurezza è un segnale importante da parte del Governo. Occorre preservare e tutelare la privacy dei pazienti e allo stesso tempo garantire la massima integrità degli archivi. Auspico che con le risorse comunitarie del Pnrr si possano sviluppare utili progetti di difesa, avviando un’attività di formazione mirata e diffusa, considerato anche il vertiginoso aumento dei casi di reati informatici», conclude.