Mancano circa 650 unità di sangue, le flessioni maggiori in Campania, Lazio e Sicilia
In molte Regioni d’Italia manca il sangue. Complici le vacanze estive di donatori e personale dei centri di raccolta, diversi pazienti talassemici sono stati costretti a rinviare le terapie trasfusionali e alcuni interventi di chirurgia elettiva sono stati rinviati per riservare le scorte di emocomponenti alla gestione delle anemie croniche e delle emergenze.
È l’allarme lanciato dal Centro nazionale sangue, il coordinamento delle associazioni dei donatori istituito presso l’Istituto superiore di Sanità, che in una nota commenta i dati riportati nella bacheca Sistra, il Sistema informativo dei Servizi trasfusionali che monitora la situazione nazionale: dalla bacheca risulta infatti una carenza di circa 650 unità su tutto il territorio nazionale, a fronte della disponibilità di appena 90 per la compensazione interregionale. «Un segno – commenta il Cns – che le difficoltà riguardano anche quelle regioni che normalmente riescono a mettere a disposizione le proprie scorte in eccedenza per compensare le carenze di altre regioni».
Le flessioni più marcate si registrano in Campania, Lazio e Sicilia, ma con diverse altre che iniziano a registrare segnali preoccupanti. L’invito a tutti è quindi a programmare la donazione chiamando il centro di raccolta più vicino.
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