Salute 20 Agosto 2021 16:51

Non solo Covid. Moderna inizia i trial clinici per il vaccino anti-Hiv

Moderna ha iniziato su 56 adulti volontari la sperimentazione clinica di un vaccino a mRna contro l’Hiv, che utilizza la stessa tecnologia del vaccino contro Covid. Tempi più lunghi per i primi risultati, ma si tratterebbe di una scoperta epocale

Non solo Covid. Moderna inizia i trial clinici per il vaccino anti-Hiv

È iniziata la sperimentazione clinica del vaccino a mRna contro l’Hiv di Moderna. La casa farmaceutica statunitense nota per il vaccino contro Covid-19, ha deciso di utilizzare la tecnologia che ha prodotto con successo l’arma contro Sars-CoV-2 per una nuova intuizione di cui si parla da tempo.

La sperimentazione coinvolge 56 adulti sani (18-50 anni) e negativi all’Hiv e testerà la loro risposta immunitaria al farmaco. Il vaccino è momentaneamente noto come mRna1644 ed è stato realizzato con l’aiuto prezioso dell’International Aids Vaccine Initiative (IAVI). Moderna ha inoltre preparato due versioni (1644 e 1644v2-Core), entrambe di successo nella sperimentazione sugli animali, per verificare l’efficacia sull’uomo. I volontari vengono divisi in 4 gruppi diversi: uno riceve la versione 1, uno la versione 2 e gli altri due mix leggermente diversi delle due versioni.

Come funzionerà il vaccino

L’obiettivo è quello di generare anticorpi neutralizzanti contro l’Hiv (i bnAbs) stimolando i linfociti B. Gli anticorpi attaccano poi la glicoproteina gp120, che è il lasciapassare che il virus utilizza per infettare le cellule umane e riprodursi. Questa proteina è da sempre uno dei motivi per i quali un vaccino contro Hiv non è stato tentato. Si tratta di un elemento instabile che pretende una tecnologia estremamente precisa per essere stabilizzata e contrastata.

Il “Santo Graal”

Dal 1981 ad oggi sono stati calcolati 37 milioni di vittime dell’Aids, con circa 2 milioni di contagi l’anno. Un ritmo rallentato dalle campagne di prevenzione e un’aspettativa di sopravvivenza di molto migliorata con l’avvento di farmaci antiretrovirali utili a convivere con l’infezione senza sviluppare la malattia Aids.

Dieci anni fa il farmaco per l’Hiv era stato definito il “Santo Graal” della ricerca, un vaccino supererebbe persino questa definizione. Senza dimenticare quale risparmio nelle spese sanitarie sia statali che personali garantirebbe una sola somministrazione a sostituzione di una vita in cura con farmaci antiretrovirali, numerosi e costosi. Uno studio statunitense stima che in 15 anni la spesa per curare l’Aids e prevenire l’Hiv è stata di 526 miliardi a livello globale.

Quali sono le tempistiche

Moderna punta molto su questo vaccino e spera di avere i primi risultati a inizio 2023. Questa la tempistica per la conclusione della fase 1, a cui seguiranno la fase 2 e la 3. Per la conclusione dello studio e l’approvazione serviranno probabilmente 5 anni. Una delle ragioni è la circolazione molto ridotta del virus Hiv rispetto a quella di Sars-CoV-2 per chi facesse confronti sulle tempistiche dei vaccini. Per una validità scientifica dovranno essere raccolti dati sufficienti di persone infettate da Hiv dopo la sperimentazione e tale risultato necessita di tempo dal momento che le sperimentazioni sugli umani non sottopongono deliberatamente al virus i candidati. Moderna non è l’unica azienda interessata a questo tipo di scoperta, ma dopo il successo del vaccino anti-Covid c’è molto su cui ben sperare.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
A che punto siamo con i vaccini anti-Covid aggiornati?
I vaccini anti-Covid aggiornati sono attesi per il prossimo autunno. Ma ancora nessuno è stato autorizzato e il «più aggiornato» deve ancora essere sottoposto ai test clinici
Vaccini adattati alle varianti per l’autunno-inverno: accordo tra Ue e Moderna
Moderna sposta dall'estate in corso al prossimo inverno i calendari di consegna dei vaccini agli Stati membri, quando ce ne sarà più bisogno. La commissaria Ue alla Salute Kyriakides: «In autunno ci saranno vaccini adattati alle varianti Covid»
Covid-19, da AIFA via libera a vaccino Moderna per 12-17enni
L’Agenzia: «I dati disponibili dimostrano l’efficacia e la sicurezza anche per i soggetti compresi in questa fascia di età»
Vaccini, Locatelli e Magrini: «Ritardare seconda dose Pfizer e Moderna non inficia efficacia. Probabile terzo richiamo»
In audizione in Commissione Sanità, il coordinatore del Cts ricorda come le stesse compagnie farmaceutiche avevano presentato all’EMA un dossier in cui la popolazione studiata aveva avuto richiami fino a 42 giorni
Vaccini anti-Covid, quali sono le reazioni avverse più frequenti?
Quali rischi per la salute corre una persona a cui viene iniettato il vaccino anti-Covid? Le risposte dell’AIFA
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...