Obbligo vaccinale sì o no? I politici ne discutono animatamente, mentre il Comitato per la Biosicurezza ha dato il suo consenso per i lavoratori a contatto con il pubblico
Si parla molto di obbligo vaccinale in questi giorni. Mentre il mondo scientifico si dice favorevole, i politici ne stanno ancora discutendo. Intanto però è arrivato un parere autorevole che appoggia questa possibilità. È quello del Comitato per la Biosicurezza e le Biotecnologie, che ha dato il suo consenso anche se non riferendosi alla popolazione generale.
L’obbligo sarebbe corretto per «coloro che svolgono funzioni pubbliche e comunque attività lavorative che pongano il cittadino a stretto e continuo contatto con altri soggetti». Con un’ovvia esclusione delle «situazioni di rischio documentato di una possibile patologia post-vaccinale». In ogni caso in Italia le persone che lavorano con il pubblico sono talmente tante che un’estensione massiccia dell’obbligo troverebbe manforte in questa decisione.
Intanto dal 1 settembre il Green pass diventerà obbligatorio per il personale scolastico, per l’università e per utilizzare i trasporti. Norme che si andranno ad aggiungere a quelle previste per i ristoranti al chiuso, le piscine e le palestre. Il Commissario straordinario all’emergenza Figliuolo ha confermato di voler raggiungere l’80% di popolazione vaccinata entro settembre, ad oggi siamo poco oltre il 72%. Se non si dovesse procedere celermente e la situazione dovesse costituire un problema per il ritorno in sicurezza a scuola, l’ipotesi dell’obbligo si farebbe allora più pressante.
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