Contributi e Opinioni 14 Marzo 2017 16:38

Salute dei migranti: l’INMP presenta i risultati del progetto europeo CARE

Sono stati presentati presso l’Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti e per il Contrasto delle Malattie della Povertà, i risultati raggiunti dal Progetto europeo CARE – Common Approach for REfugees and other migrant’s healt. Fanno parte del progetto coordinato dall’INMP, cinque Stati Membri  sottoposti a ondate migratorie di rilievo: Croazia, Grecia, Italia, Malta […]

Sono stati presentati presso l’Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti e per il Contrasto delle Malattie della Povertà, i risultati raggiunti dal Progetto europeo CARE – Common Approach for REfugees and other migrant’s healt. Fanno parte del progetto coordinato dall’INMP, cinque Stati Membri  sottoposti a ondate migratorie di rilievo: Croazia, Grecia, Italia, Malta e Slovenia.

Il Progetto, avviato nell’aprile 2016, è durato 12 mesi ed ha gestito la presa in carico di alcune iniziative per promuovere la salute dei migranti e dei bisogni delle società riceventi, e in particolare su:
1. gestione della salute all’interno dei centri per migranti in Italia (hotspot di Lampedusa e Trapani-Milo) e in Grecia (Leros e Kos), con team multidisciplinari composti da dermatologi, infettivologi, pediatri, psicologi dell’età evolutiva e mediatori transculturali;

2. sperimentazione di una scheda sanitaria elettronica portatile che racchiude i dati di salute della persona immigrata sin dall’arrivo nel continente europeo, volta ad assicurare la continuità assistenziale;

3. formazione specifica del personale sanitario sulla multiculturalità e sulle tematiche più rilevanti;

4. elaborazione e la sperimentazione di un protocollo olistico per la determinazione dell’età anagrafica dei minori stranieri non accompagnati all’interno degli hotspot;

5. sperimentazione di una piattaforma per la sorveglianza sindromica;

6. intervento sulle popolazioni per sfatare falsi miti e pregiudizi sulla presenza di migranti.

La sessione è stata aperta dalla Direttrice dell’Istituto, la Dottoressa Concetta Mirisola che ha voluto evidenziare come: «In una fase storica complessa come questa, che vede giungere nei Paesi del sud Europa imponenti flussi di migranti che fuggono da guerre, carestie e da ogni tipo di violenza, siamo orgogliosi dei risultati di questo progetto che vede l’Italia capofila in un percorso di prima accoglienza attento ai bisogni di salute di queste persone, e che finalmente delinea corretti approcci clinici e protocolli operativi condivisi» sottolinea la direttrice che prosegue «la presa in carico della salute dei migranti, a cui con il nostro personale sanitario offriamo assistenza sanitaria, 7 giorni alla settimana, sia negli ambulatori specialistici di Roma che negli hotspot di Lampedusa e Trapani-Milo, è una delle priorità dell’Istituto. Il nostro modello – sottolinea ancora – è centrato su un’assistenza sanitaria multidisciplinare, di carattere inclusivo e universalistico, perché la salute è un diritto fondativo di tutti, nessuno escluso, come conferma questo progetto, che ha anche il compito di proporre spunti di riflessione utili alla programmazione sanitaria nazionale e regionale, ponendo l’enfasi sull’importanza delle organizzazioni del privato sociale».

«In questo senso, sono state anche analizzate le sinergie e le complementarietà tra il settore pubblico e quello privato, in Italia, Grecia e Slovenia, registrando le buone pratiche riscontrate sul campo e le evidenze scientifiche che supportano lo sviluppo di politiche pubbliche integrate per migranti e rifugiati. E’ un impegno a tutto campo – conclude Mirisola – che necessita di attività di networking e di relazioni istituzionali internazionali mirate anche alla valutazione delle politiche, perché solo attraverso la conoscenza di quello che funziona e la gestione matura e lungimirante dei fenomeni migratori contemporanei si possono abbattere tutti quei muri, geografici e culturali, che alimentano pregiudizi e irrazionali paure. È la Storia che ce lo impone».

Articoli correlati
Inmp: nasce la prima banca dati della sanità per censire le buone pratiche
L’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) dà il via alla selezione pubblica per censire le esperienze di sanità pubblica che si sono distinte in termini di equità
Povertà e scarsa istruzione accorciano la vita: 3 anni in meno per gli uomini, 18 mesi per le donne. Il ministro Grillo: «Mettere l’equità al centro di ogni agenda politica»
Presentato il primo “Atlante” che evidenzia la mortalità di tutta la popolazione italiana, analizzando la diffusione di 35 patologie in funzione del grado d’istruzione e del livello socio-economico. Concetta Mirisola (Direttore Inmp): «Partendo da questi dati, certi ed incontrovertibili, è possibile mettere a punto un piano d’azione che tenga in considerazione le peculiarità e le necessità delle differenti aree geografiche»
di Isabella Faggiano
Migranti, tutela della salute e formazione: cinque azioni per gestire il fenomeno
Francesco Aureli, Presidente “Onlus Sanità Di Frontiera – Salute Senza Confini”: «Dopo le ultime tragedie nel Mediterraneo è il momento dell’azione concreta»
Donna caregiver della famiglia: ma chi pensa alla sua salute? L’intervista al Presidente Consiglio Superiore Sanità
«Ѐ importante promuovere iniziative di sensibilizzazione sul tema della salute della donna rilevando la specificità di genere attraverso campagne e politiche ad hoc». L’intervista alla Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, intervistata a margine del convegno INMP
Immigrazione, presentate le linee guida per uniformare controlli sanitari. Mirisola (INMP): «Ora la vera sfida è renderle concrete»
«I controlli alla frontiera, la frontiera dei controlli», è questo il titolo del documento presentato da INMP, ISS e SIMM alla Camera dei Deputati con l’obiettivo di standardizzare gli approcci assistenziali per migranti e profughi. Le linee guida «colmano il vuoto che si crea tra lo sbarco e il centro di accoglienza», ha spiegato Ranieri Guerra, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...