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La prevenzione del suicidio è possibile e un aiuto è sempre disponibile. Ecco come riconoscere i segnali più frequenti e diffondere consapevolezza sul fenomeno
Il suicidio è un fenomeno che può essere prevenuto. Aumentare questa consapevolezza nella comunità scientifica e nella popolazione generale è l’obiettivo della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio che ricorre il 10 settembre di ogni anno.
Durante l’emergenza sanitaria le richieste di aiuto alle associazioni di volontariato si sono triplicate rispetto al periodo pre-Covid. Paura di contagiarsi, stress, incertezze e isolamento hanno impattato negativamente sulla salute mentale delle persone.
All’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia nella prima metà di quest’anno sono arrivate circa 3mila chiamate di persone che hanno pensato al suicidio o temevano il suicidio di un loro caro. Inoltre, dal confronto tra il primo semestre del 2020 e quello del 2021 le segnalazioni sono cresciute di oltre il 50% e c’è una chiara tendenza al peggioramento con il protrarsi della pandemia. Le richieste di supporto sono arrivate per la maggior parte da donne (il 51,2%) da giovani tra i 19 e 25 anni (21,3%) e tra i 26 e i 35 (19,6%).
L’International Association for Suicide Prevention (IASP) è un’organizzazione non-profit rappresentata anche in Italia. È composta da clinici, ricercatori, volontari, persone che hanno perso un membro della famiglia a causa del suicidio, comunità, organizzazioni nazionali ed internazionali. I membri sono presenti in più di 50 nazioni e la IASP è affiliata all’OMS come organizzazione chiave che si occupa della prevenzione del suicidio. I principali obiettivi della IASP sono:
– fornire un terreno comune per tutte le figure che operano nella prevenzione del suicidio;
– facilitare la divulgazione dei fondamenti riguardanti la prevenzione del suicidio a gruppi di professionisti e alla popolazione;
– organizzare training specialistici a persone selezionate nell’area della prevenzione del suicidio in centri chiave di addestramento.
La condivisione delle informazioni, la ricerca e le conoscenze nell’ambito del suicidio e della prevenzione del fenomeno hanno un ruolo chiave nelle attività dell’associazione.
In occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, è bene conoscere e condividere i segnali a cui prestare attenzione se temiamo che un amico o un nostro caro abbia pensieri o intenzioni suicida.
Spesso le persone che si tolgono la vita o tentano il suicidio non desiderano morire ma porre fine a una sofferenza psicologica intollerabile. Non riescono ad individuare soluzioni, si chiudono e si isolano, sono demotivate ed estremamente negative. E sprofondano in una crisi acuta. È importante parlarne ed iniziare un percorso di valutazione psicologico-psichiatrica.
Prima di tentare il suicidio, la maggior parte delle persone invia determinati segnali. Ecco quelli da prendere sul serio:
Altre condotte che denotano un grande disagio sono:
Se si riscontrano i segnali d’allarme caratteristici del suicidio, è bene prenderli sul serio ed individuare immediatamente le corrette modalità di supporto.
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