Pandemie 14 Settembre 2021 14:59

Ho contratto il Covid-19 dopo la prima dose di vaccino, cosa devo fare?

Cosa fare se una persona contrae il Covid-19 successivamente alla somministrazione della prima dose di vaccino? Il Ministero della Salute ha fornito i chiarimenti necessari tramite una circolare firmata dal Direttore della Prevenzione, Gianni Rezza

Ho contratto il Covid-19 dopo la prima dose di vaccino, cosa devo fare?

Cosa fare se una persona contrae il Covid-19 successivamente alla somministrazione della prima dose di vaccino? Il Ministero della Salute ha fornito i chiarimenti necessari tramite una circolare firmata dal Direttore della Prevenzione, Gianni Rezza.

Ho contratto il Covid entro 14 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino, cosa devo fare?

Stando a quanto chiarito dalla circolare, «in caso di infezione da SARS-CoV-2 confermata (definita dalla data del primo test molecolare positivo) entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, è indicato il completamento della schedula vaccinale con una seconda dose da effettuare entro sei mesi (180 giorni) dalla documentata infezione (data del primo test molecolare positivo); trascorso questo arco di tempo, la schedula vaccinale potrà essere comunque completata, il prima possibile, con la sola seconda dose». In sostanza, se il test risulta positivo entro 14 giorni dalla prima inoculazione, sarà necessario procedere con la seconda entro 180 giorni.

Ho contratto il Covid oltre i 14 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino, cosa devo fare?

In caso di infezione da SARS-CoV-2 confermata (definita dalla data del primo test molecolare positivo) oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, la schedula vaccinale è da intendersi completata «in quanto l’infezione stessa è da considerarsi equivalente alla somministrazione della seconda dose». Resta inteso, secondo il Ministero, che «l’eventuale somministrazione di una seconda dose non è comunque controindicata». In questo caso, dunque, non sarà necessaria una seconda dose. Questo vale anche per i soggetti guariti, in precedenza non vaccinati, che hanno ricevuto una sola dose di vaccino dopo l’infezione da SARS-CoV-2. Il Ministero ribadisce infine che «l’esecuzione di test sierologici, volti a individuare la risposta anticorpale nei confronti del virus, non è indicata ai fini del processo decisionale vaccinale».

 

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