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Un decreto «per continuare ad aprire», quello che aggiorna i termini per l’uso obbligatorio del Green pass. Così lo ha definito il presidente del Consiglio Mario Draghi, annunciando l’arrivo della certificazione su tutti i posti di lavoro, sia pubblici che privati, dal 15 ottobre 2021. L’Italia è il primo paese ad implementare una simile misura, che punta soprattutto a scalfire quella fetta di 10 milioni di cittadini che non hanno ancora fatto la prima dose di vaccino.
Nel dettaglio, ecco cosa prevede il Dl Green pass aggiornato:
«Voglio annunciare – ha inoltre aggiunto il ministro della Salute Roberto Speranza – che il Governo ha già dato parere favorevole a un emendamento nel decreto in conversione alla Camera, che ora è in discussione nella commissione competente, a un allargamento a 72 ore della vigenza del Green pass ottenuto dopo test molecolare». Resta la vigenza dei test antigenici a 48 ore, invece. Il test molecolare «richiede un tempo più lungo per il passaggio in laboratorio e questo spiega la possibilità di avere un tempo più lungo» di durata nella certificazione.
È stata anche ammessa la disponibilità a riesaminare le misure di distanziamento e valutare l’aumento della capienza per i luoghi che ospitano attività sportive e culturali, come cinema e teatri, su cui il Cts si esprimerà entro il 30 settembre. «L’orientamento del Governo – ha spiegato il ministro – è che noi monitoriamo con molta attenzione le prossime settimane perché dobbiamo valutare la reazione della curva dopo l’apertura delle scuole. Se come tutti auspichiamo la curva dovesse reggere, lavoreremo in pienissima sintonia per allargare ulteriormente le maglie e considerare anche un ulteriore passo avanti sul terreno delle capienze di cinema, stadi e teatri».
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