Oggi a Roma sottoscritta l’intesa tra la Federazione degli Infermieri e l’Ordine degli Assistenti Sociali
«Lo sappiamo da sempre, ma l’esperienza della pandemia ha reso chiaro a tutti che salute non è soltanto assenza di malattia e che soltanto insieme possiamo rispondere al benessere delle persone».
È questa la principale motivazione che ha portato la Federazione degli Infermieri e l’Ordine degli Assistenti Sociali a sottoscrivere il protocollo d’intesa per sottolineare l’importanza dell’approccio multidisciplinare “ai bisogni di chi ha bisogno”.
Sono quattro gli obiettivi dell’intesa firmata oggi a Roma presso la Federazione degli infermieri:
«Siamo, siamo stati e saremo tra i professionisti più vicini alle persone malate e in difficoltà e i drammatici mesi, speriamo passati, con il fardello di morti e solitudini, hanno messo a dura prova la tenuta del Paese – spiegano i presidenti Barbara Mangiacavalli e Gianmario Gazzi -. L’integrazione sociosanitaria non può essere un enunciato, ma deve diventare realtà. Insieme FNOPI e CNOAS saranno una lobby a difesa delle esigenze di vita delle persone, dei gruppi e delle comunità locali».
Nell’impegnarsi ad estendere il protocollo ai territori e ad attuare un percorso comune di formazione continua per i prossimi tre anni di validità dell’intesa, infermieri ed assistenti sociali faranno fronte comune perché nelle Case delle comunità previste dal PNRR, siano presenti équipe multidisciplinari che comprendano le due professioni.
«Tutta l’area della non autosufficienza, della disabilità, della cronicità ci vedono coinvolti senza un modello di riferimento univoco efficace ed efficiente – concludono Mangiacavalli e Gazzi – Ai bisogni che scopriamo oggi, si sommano disagi antichi ai quali non si è stati capaci di rispondere. Questo è il momento storico per farlo. Insieme saremo una forza per la salute e il benessere di tutti, a cominciare dai più fragili».
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