Sono usciti i punteggi del test di Medicina 2021 con foglio risposte e scheda anagrafica. Ora i candidati possono controllare su Universitaly come hanno risposto e avere certezza del proprio punteggio prima delle graduatoria
Sono usciti i punteggi personali del test di Medicina 2021. I risultati con scheda anagrafica e foglio risposte sono ora disponibili nell’area riservata di ogni candidato su Universitaly per una consultazione più accurata. Da giorni infatti i candidati discutevano animatamente sui risultati calcolati cercando il proprio codice etichetta e su possibili ed eventuali errori che potranno risolvere solo oggi.
Il punteggio minimo ipotizzato è quello di 37,3, ma la certezza si raggiungerà solamente con la graduatoria del 28 settembre. Sono più di 38mila gli studenti idonei, ma solo 14.120 i posti a disposizione. Ovviamente il punteggio si abbasserà con gli scorrimenti successivi, che inizieranno dal 6 ottobre con il ritmo di uno a settimana. Solitamente si sposta di 1,5 punti per Medicina mentre anche di due punti per Odontoiatria.
Il momento del controllo del proprio elaborato è sempre molto complesso. Una cosa che bisogna assolutamente ricordare è che l’elaborato con le risposte corrette diffuso dal Ministero – quello che quest’anno aveva tre errori poi risolti – non corrisponde nell’ordine all’elaborato di ogni singolo candidato.
I quesiti sono gli stessi per tutti, ma l’ordine cambia a seconda del compito per impedire comunicazioni tra i candidati. Dunque quella risposta 56 dell’elaborato MUR che è stata conteggiata 1,5 per tutti in quanto errata, non sarà la numero 56 nel proprio elaborato. Per controllare di aver ricevuto il punto bisogna cercare la domanda nel proprio test e poi le soluzioni.
Un altro errore comune è annerire la casella invece di segnare la risposta con una X. Annerirla significa annullarla, quindi se ci si è confusi purtroppo la risposta viene considerata nulla. È un lettore ottico che si occupa del controllo sistematico delle risposte, per cui disegnare bene la X o annerire in toto una casella da annullare sono gesti da non sottovalutare durante la prova.
Tuttavia può comunque capitare che qualche domanda sia considerata sbagliata nonostante indicata corretta sul foglio risposte. Se si è certi di questa anomalia, avendo controllato elaborato e foglio più volte, possono scegliere due soluzioni. La prima è quella della segnalazione ad AccessoProgrammato, per tentare di sistemarlo prima della graduatoria finale. La seconda è cominciare a prepararsi per il ricorso al test di Medicina 2021: il ricorso al TAR è un’opzione molto discussa quest’anno sui gruppi social dei candidati, proprio per quegli errori ammessi dal Ministero. Il termine per presentarlo è quello di 60 giorni dopo l’uscita della graduatoria.
«Sono usciti i risultati del test di ammissione al corso di laurea in medicina e, come era prevedibile sia dall’impostazione della prova di esame che dai primi punteggi, stiamo ricevendo migliaia di segnalazioni per le irregolarità. Domande annullate, punteggi assegnati male, codici etichetta modificati per cui molti candidati non riescono più ad accedere per visionare le proprie prove, tutte le falle di un sistema inadeguato stanno venendo a galla. Peccato che a pagare l’incompetenza di chi dovrebbe garantire trasparenza e correttezza siano migliaia di giovani aspiranti medici che hanno trascorso l’estate sui libri per prepararsi al meglio», è quanto dichiara il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella a seguito della pubblicazione dei punteggi del test di Medicina. «Migliaia di studenti chiedono l’annullamento del test, molti genitori ci stanno contattando per capire come doversi muovere per non far sfumare il sogno dei propri figli di indossare il camice bianco; noi abbiamo già impostato i ricorsi che, come abbiamo già avuto modo di ribadire in queste settimane, hanno tutti gli estremi per essere vinti. Non ci arrendiamo ad un sistema inadeguato, che non tiene affatto conto della effettiva preparazione degli studenti e che non garantisce in pieno il diritto allo studio e alla formazione», conclude Tortorella.
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