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La sindrome di Tourette affligge un individuo su 100, più ragazzi che ragazze. Ma cos’è e come si diagnostica?
Cosa hanno in comune l’attore e ideatore di video online Claudio Colica, la cantautrice statunitense Billie Eilish, il portiere della nazionale di calcio Usa Tim Howard, il calciatore Paul Gascoigne e il cantante Eminem? La sindrome di Tourette.
Deve il suo nome al medico francese Georges Gilles de la Tourette che per primo, nel secolo scorso, ne descrisse i disturbi caratteristici. Si tratta di una malattia neuropsichiatrica che colpisce il cervello e il comportamento caratterizzata dall’emissione, spesso combinata, di rumori e suoni involontari e incontrollati e da movimenti del volto e/o degli arti, conosciuti a tutti come tic.
La sindrome di Tourette affligge un individuo su 100 e di solito, compare durante l’infanzia e permane in età adulta. I ragazzi hanno più probabilità di essere colpiti rispetto alle ragazze. Spesso è a diffusione familiare e si associa al disturbo ossessivo-compulsivo o al disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
La causa è ancora oggi poco conosciuta. Si pensa che l’origine sia neurologica e associata al malfunzionamento di alcune aree del cervello. In due terzi dei casi i disturbi maggiori regrediscono in modo significativo dopo una decina d’anni. In molti casi, non sono più necessari farmaci o terapie volte al controllo dei tic perché i sintomi migliorano fino a scomparire.
Perché a un tic possa essere associata la sindrome di Tourette, deve essere presente per almeno un anno e includere almeno un tic vocale.
I tic possono essere:
Tic vocali semplici
Tic motori semplici
Tic motori complessi:
La maggior parte dei pazienti presenta una combinazione di tic fisici, motori e vocali sia semplici che complessi. Si va da piccoli movimenti o emissione di suoni simili a un borbottio a una serie di movimenti del corpo.
Non sono gravi per la salute anche se quelli motori, come gli scatti improvvisi della testa, possono essere dolorosi e determinare un forte disagio psicologico. Isolamento sociale, imbarazzo e ridotta autostima sono le manifestazioni più evidenti.
La prima fase prevede l’esclusione di altre patologie, come:
È, inoltre, necessario escludere altre malattie che possano causare comportamenti simili a un tic come ad esempio:
Per accertare le cause del disturbo potrebbero essere necessari consulti con specialisti quali il neurologo, il neuropsichiatra infantile, lo psicopedagogista o lo psicologo clinico.
L’impiego di tecniche che consentono di elaborare immagini del cervello (brain-imaging) come la tomografia computerizzata (TAC) e la risonanza magnetica (RM) possono essere utili per verificare la presenza di eventuali anomalie a livello del cervello stesso o del sistema nervoso. Nella maggior parte dei bambini affetti da tic o da sindrome di Tourette, non è necessario eseguire tali indagini per accertare la malattia.
La sindrome di Tourette può essere considerata accertata se il bambino presenta:
Non esiste ancora un unico test per accertare la sindrome di Tourette. La diagnosi può essere effettuata esclusivamente sulla base dei disturbi presenti e della loro compatibilità con la malattia.
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