Lavoro e Professioni 5 Ottobre 2021 13:28

ECM, Colombati (Formazione nella sanità): «Bene impegno di Sileri e FNOMCeO su formazione»

Colombati non si sofferma sul richiamo a controlli e sanzioni preannunciati dal 2022 per chi non sarà in regola con gli obblighi formativi, ma evidenza il ruolo strategico affidato alla formazione per tutti i professionisti sanitari

«La nuova centralità della formazione, il deciso cambio di passo imposto dalle dichiarazioni del sottosegretario Pierpaolo Sileri, rappresentano un importante incentivo per tutte le professioni sanitarie». È quanto afferma Simone Colombati, presidente di Formazione nella Sanità, associazione che riunisce i Provider di educazione continua in medicina (ECM). Colombati non si sofferma sul richiamo a controlli e sanzioni preannunciati dal 2022 per chi non sarà in regola con gli obblighi formativi, ma evidenza il ruolo strategico affidato alla formazione per tutti i professionisti sanitari: «Sempre più a distanza ed Evidence Medicine Based per assolvere alla mission originaria della formazione e andare incontro alle esigenze dei professionisti, affinché non la vivano solo come ‘obbligo’ da assolvere ma come un prezioso strumento per l’aggiornamento».

Dopo ritardi e concessioni dovute alla pandemia, sembra ferma la posizione delle Istituzioni sulla formazione ECM. «Non ci saranno ulteriori proroghe – ha dichiarato il Sottosegretario Pierpaolo Sileri in un’intervista a Quotidiano Sanità –, a partire dal prossimo anno scatteranno controlli e sanzioni che potranno andare da un semplice avvertimento fino alla radiazione».

Anche FNOMCeO, la Federazione dei Medici e Odontoiatri in una lettera ha ricordato agli associati che la Commissione Nazionale per la Formazione Continua ha indicato la data del 31 dicembre 2021 quale termine ultimo per procedere, da parte degli iscritti agli adempimenti relativi al conseguimento dell’obbligo formativo ECM per i trienni 2014–2016 e 2017–2019.

«Ci auguriamo – conclude Colombati – che l’indirizzo della FNOMCeO sia seguito da tutti i presidenti degli Ordini e dagli iscritti. Ma questo nuovo paradigma formativo deve essere da stimolo anche per noi: per questo è necessario accelerare il processo di aggiornamento per i provider stessi, che stanno apportando modifiche al sistema in termini di rapidità, flessibilità e maggiore qualità dell’offerta, per essere al fianco dei medici, degli infermieri, dei veterinari e di tutte le categorie professionali».

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