Con la riforma al voto a Montecitorio gli specializzandi, per la prima volta, potranno seguire contemporaneamente altri corsi di formazione, master o conseguire un dottorato di ricerca
«In Parlamento stiamo superando una legge, che risale a quasi 100 anni fa, che ha impedito finora a studenti e studentesse universitari di iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea. Inoltre grazie ad un mio emendamento in quota Movimento 5 Stelle questa proposta di legge produrrà una svolta straordinaria anche per gli specializzandi in Medicina perché, per la prima volta, potranno seguire contemporaneamente altri corsi di formazione, master o conseguire un dottorato di ricerca». Così Manuel Tuzi, deputato del MoVimento 5 Stelle firmatario dell’emendamento, intervenuto in discussione generale sulla proposta di legge per abolire il divieto di iscrizione a due corsi di laurea contemporaneamente.
«In questi tre anni, da quando il Movimento 5 Stelle è al governo del Paese, abbiamo garantito ai giovani l’accesso semplificato al mondo del lavoro – continua Tuzi -. Con l’ex Ministro Grillo abbiamo permesso ai ragazzi dell’ultimo e del penultimo anno di specializzazione di poter partecipare ai concorsi per entrare prima nel mondo del lavoro. Come Movimento 5 Stelle abbiamo impedito che gli specializzandi impegnati nella lotta alla pandemia venissero pagati con crediti formativi riuscendo ad ottenere una retribuzione. Gli specializzandi sono medici e da medici devono essere pagati per le loro prestazioni. Ho depositato una proposta di legge a mia prima firma proprio per garantire diritti e tutele agli specializzandi strutturando un contratto di formazione lavoro. Con questo nuovo provvedimento, il Movimento 5 Stelle fa un altro passo in avanti: dopo aver eliminato l’imbuto formativo e le incompatibilità lavorative, eliminiamo le incompatibilità formative permettendo agli specializzandi di effettuare master o dottorarti fuori dall’orario di formazione».