Intervista al Ministro della Salute sulle prospettive della sanità digitale dal web alle App
La sanità italiana diventa sempre più digitale. E le App mediche, che già adesso giocano un ruolo fondamentale in questo settore, vanno sviluppate e regolamentate. Ne è convinta il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ne ha parlato nel corso del Forum della Sanità Digitale, tenutosi nei giorni scorsi a Roma.
Un fenomeno, quello della Mobile Health, che sta assumendo una dimensione sempre più rilevante in relazione alla crescente diffusione sia delle applicazioni stesse, sia degli strumenti attraverso cui è possibile usufruirne.
Allo stesso tempo, però, esiste la necessità evidente ed improrogabile di regolamentare una materia che, dato il rapidissimo sviluppo che l’ha riguardata, può ancora essere considerata una “terra di nessuno”. È per questo che il governo ha istituito un tavolo ad hoc al fine di «creare un ambiente istituzionale e collaborativo tra i soggetti che condividono l’esigenza di sistematizzare e gestire al meglio l’evoluzione tecnologica applicata al mondo della salute».
Un passaggio necessario considerato il grande sviluppo che questo settore avrà nei prossimi anni. Secondo le più importanti ricerche internazionali, infatti, entro il 2018 oltre 1,7 miliardi di utenti nel mondo utilizzeranno applicazioni per la Salute, mentre attualmente sul mercato sono già presenti circa 97mila App. Circa il 70% di queste sono relative alla salute e al benessere del consumatore, mentre solo il 30% è dedicato alla consultazione e monitoraggio del paziente. Sanità informazione ne ha parlato con il ministro Lorenzin.
L’evoluzione digitale è, mai come in questo periodo, protagonista anche dello sviluppo del settore sanitario. Complice di questo processo sono le App mediche. Uno strumento importante se utilizzate nel modo corretto. Certificare quelle attualmente a disposizione e quelle in arrivo è, a questo punto, diventata una necessità.
«Quello delle applicazioni per smartphone e tablet è un settore molto importante e di grande attualità. I cittadini, infatti, utilizzano sempre più massicciamente sia internet che tutte le possibilità che vengono fornite dalle nuove tecnologie attualmente a disposizione. Sviluppare questo tipo di settore è un nostro preciso obiettivo. Ma proprio perché ci troviamo di fronte ad un fenomeno tutto sommato nuovo, ad un terreno ancora non battuto, è necessario portare anche in questo ambito gli stessi sistemi di sicurezza e certificazione già presenti in quelli tradizionali».
Il tavolo di lavoro istituito di recente dal Ministero della Salute per monitorare lo sviluppo della Mobile Health potrà dare una mano in questo senso.
«Assolutamente sì. Il Ministero che dirigo ha già da tempo imboccato questa strada e, attualmente, sta lavorando sul tema attraverso tavoli operativi che si susseguono con rapidità e con rapidità trovano soluzioni veicolate poi in interventi normativi. Questo è successo, ad esempio, nell’ambito della medicina difensiva portato al tavolo “Alpa”».