Con la pandemia disturbi psicologici in grande aumento. Nelle mozioni si chiede al governo di avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione sulle malattie legate alla salute mentale e di rendere pienamente operativo l’Osservatorio epidemiologico sui suicidi e sui tentativi di suicidio
Fronteggiare l’aumento dei casi di disagio psicologico e di depressione nei giovani incrementando le risorse socio-assistenziali e intensificando i servizi sui territori realizzando una rete territoriale sociosanitaria. È uno degli impegni rivolti al governo contenuti nelle mozioni approvate alla Camera dei deputati per fronteggiare la depressione.
Il disagio psicologico, purtroppo, ha trovato terreno fertile con la pandemia da Covid 19 e i lockdown. Ma già prima del Sars Cov2 uno studio pubblicato nel 2017 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rivelato che circa 300 milioni di persone nel mondo sono affette da depressione. Secondo uno studio pubblicato su Lancet nel 2020 la pandemia da Covid ha fatto aumentare del 25% l’incidenza di disturbi d’ansia e depressione maggiore. Tra i più colpiti donne e giovani.
Tra gli impegni contenuti nelle cinque mozioni approvate (a prima firma Angela Ianaro, Roberto Bagnasco, Leda Volpi, Maria Teresa Bellucci e Rossana Boldi) quello di rendere pienamente operativo l’Osservatorio epidemiologico sui suicidi e sui tentativi di suicidio e di considerare ogni possibile soluzione per incrementare la presenza di professionisti della salute mentale nel Servizio sanitario nazionale.
Il governo dovrà adottare iniziative per ridurre le disparità di accesso legate a condizioni economico-sociali ai percorsi di psicoterapia fondamentali nel trattamento del disturbo depressivo; potenziare la formazione dei medici di medicina generale al fine di prevenire il disagio psicologico, oltre a intervenire attraverso una presa in carico tempestiva, multidisciplinare e integrata; prevedere la formazione di docenti di scuole di ogni ordine e grado in modo che possano cogliere preventivamente i segnali della presenza di disagio psicologico; avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione sulle malattie legate alla salute mentale.
«La depressione è la prima causa di disabilità nel mondo – spiega la senatrice leghista Rossana Boldi -. Con la pandemia questa patologia ha colpito gravemente anche gli adolescenti. Si calcola che, a causa anche dell’isolamento, i pazienti affetti da questa patologia siano quintuplicati. Paura di contrarre il virus, dolore della perdita di un congiunto, fatica a metabolizzare le conseguenze della malattia: questi tra i moventi. Per questo, con una mozione, abbiamo impegnato il Governo ad aumentare gli investimenti economici per potenziare la rete dei servizi territoriali e specialistici, incrementare la ricerca e facilitare l’accesso alle cure su tutto il territorio italiano. La depressione si può prevenire, diagnosticare, intercettare per tempo e, naturalmente, curare».
«Con l’approvazione alla Camera della nostra mozione sul tema della depressione, a cui hanno aderito anche esponenti di altri partiti, la politica ha mostrato un atto di attenzione importante verso tutti coloro che soffrono di questa patologia. Si tratta di persone spesso ‘invisibili’, ai margini della società ma incapaci di chiedere aiuto: a tutti loro vogliamo dire che lo stato è al loro fianco e che non saranno lasciate sole». Spiegano le deputate del Movimento 5 stelle Angela Ianaro e Celeste D’Arrando.
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