Dai farmaci LASA alle raccomandazioni del ministero della Salute, ecco come ridurre il rischio di errore nella somministrazione dei farmaci
Si chiamano farmaci LASA, acronimo che sta per “look alike-sound alike”. Parliamo di quelle confezioni di medicinali simili tra loro, dello stesso colore o con packaging che si somigliano, o nomi che richiamano altri farmaci. Tutti casi che possono facilmente indurre in errore il professionista che deve somministrare il farmaco. Un momento di disattenzione, un riposizionamento sbagliato della confezione, un’eccessiva fiducia in movimenti abitudinari possono essere la causa di problemi gravi. In primis per il paziente, com’è ovvio; ma anche per il medico o il professionista sanitario che ha preparato il farmaco da somministrare in termini di responsabilità professionale. Da qui, la necessità di rispettare scrupolosamente raccomandazioni e linee guida raccolte nel corso ECM offerto dal provider di Consulcesi Club “La responsabilità infermieristica nella somministrazione dei farmaci”, a cura del dottor Muzio Stornelli.
«La filiera del farmaco è un processo lungo, che prevede diverse fasi in cui può nascere l’errore. Alcuni casi possono derivare dall’erroneo posizionamento del farmaco negli armadi, altri da medicinali graficamente simili ad altri» spiega Stornelli ai nostri microfoni.
E cosa fare per limitare il rischio di errore? «Segnalare ogni evento – risponde Stornelli -. Solo agendo in modo reattivo si potrà ambire alla riduzione totale degli errori». Obiettivo cui punta il ministero della Salute, che ha emanato una serie di raccomandazioni proprio su questo tema, spiegate nel dettaglio da Stornelli nel corso di formazione.
Ma cosa succede in caso di errore? «Bisogna individuare il responsabile – risponde l’esperto – che potrà non essere solo colui che ha somministrato il farmaco, ma potranno essere riscontrati vari profili di responsabilità, che potranno andare incontro a sanzioni civili, penali o disciplinari. In alcuni casi – conclude Stornelli – si può arrivare fino al licenziamento».
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