Il responsabile del Centro Antiveleni del Bambino Gesù: «L’energy drink aiuta a “reggere” l’alcol. Ubriacandosi ci si sente “più liberi” anche di consumare sostanze stupefacenti. Un “cocktail” micidiale che può compromettere i riflessi cardiocircolatori e provocare convulsioni»
«Arrivano in Pronto soccorso con i sintomi tipici dell’infezione da Sars-CoV-2. Vengono isolati dagli altri pazienti e trattati con tutte le precauzioni del caso. Al primo tampone risultano negativi e, così, pure ai successivi, nonostante i sintomi e un presunto contatto con una persona positiva al Covid 19 continuino a far pensare che si tratti di un’infezione da Sars-CoV-2. E invece così non è. Cercando altre cause di quei sintomi respiratori così severi, si scopre un abituale uso delle sigarette elettroniche, magari con aggiunta di cannabis sintetica nel liquido normalmente utilizzato per ricaricarle. Così come dimostrato da recenti ricerche scientifiche, infatti, le e-cigarettes possono provocare insufficienza respiratoria grave, fino a fibrosi polmonare». È Marco Marano, responsabile del Centro Antiveleni pediatrico (CAVp) dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, a raccontare a Sanità Informazione le ultime cattive abitudine in voga tra giovani e giovanissimi.«Grazie agli aromi normalmente utilizzati nel liquido delle sigarette elettroniche, capaci di coprire il tipico odore della cannabis – aggiunge lo specialista – i ragazzi fumano indisturbati queste sostanze illegali, anche in luoghi particolarmente affollati».
A questa dannosa “moda” se ne associa un’altra che, al contrario della cannabis sintetica, di nuovo non ha nulla e nemmeno di illegale. «L’80% dei giovani che giungono in Pronto soccorso con sintomi da abuso di sostanze ha assunto alcol. Spesso, in associazione all’assunzione di sostanze psicoattive, le cosiddette nuove droghe», dice il responsabile del Centro Antiveleni. Ma non è tutto. A portata di mano di adolescenti e giovani, nelle corsie del supermercato, al bancone del bar, c’è un altro potenziale pericolo: l’energy drink. «Stiamo registrando un aumento dell’assunzione anche degli energy drink, bevande energizzanti, di per sé prive di effetti collaterali. Ma che possono provocare danni alla salute se consumati in grandi quantità e, soprattutto, se associati ad alcol e droghe».
Un mix in grado di innescare una vera e propria bomba nel corpo di chi lo assume. «Di solito, i giovani che bevono energy drink lo fanno per “reggere” di più l’alcol, per eliminare quella sonnolenza tipica delle sostanze alcoliche. La conseguenza – sottolinea lo specialista – è che effettivamente bevono di più e si sentono “più liberi” anche di consumare altre sostanze stupefacenti. Questo cocktail può compromettere i riflessi cardiocircolatori e provocare convulsioni che mettono in pericolo sia il diretto interessato, sia chi sta intorno (soprattutto se ci trova alla guida di un veicolo)».
Ma questo mix di sostanze, anche una volta arrivati al Pronto soccorso, non è sempre di facile identificazione. «In ospedale abbiamo a disposizione screening tossicologici che fanno riferimento a sostanze d’abuso già note – spiega Marano -. Le nuove sostanze psicoattive spesso non sono identificabili: si stima che, ogni anno, i laboratori illegali ne producano almeno 400 nuove tipologie per sfuggire ai controlli delle forse dell’ordine. Se un droga non è identificabile, infatti, chi la produce non può essere né perseguito, né condannato».
A confermare il fermento del mercato illegale sono anche le ultime operazioni del reparto operativo del Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute. Di recente, grazie all’impiego di oltre 200 Carabinieri appartenenti ai Nas e ai reparti territorialmente competenti, 38 persone sono state arrestate per reati di importazione dall’estero e traffico di stupefacenti. Oltre all’eroina sintetica (fentanili), ai catinoni sintetici, alle benzodiazepine è stata sequestrata anche la “droga dello stupro”(GHB GBL).
«La cosiddetta droga dello stupro – spiega Marano – non è di nuova generazione. Prodotta fin dagli anni ‘60 per curare disturbi del sonno e psicotici è utilizzata come sostanza d’abuso dagli anni ’90. Ha un effetto sedativo e a dosaggi più elevati può indurre anche stati di amnesia. Nonostante la sua composizione sia ben nota, è difficile da identificare nel sangue di un paziente che arriva al Pronto soccorso, poiché il suo effetto dura solo qualche ora». Così come accertato anche dalle stesse indagini dei Carabinieri, la compravendita illegale di queste sostanze sul web e sul darkweb è notevolmente aumentata, probabilmente a causa della pandemia in corso che ha limitato gli spostamenti.
Oltre alle sostanze, si sono modificate anche le motivazioni che spingono allo sballo. «C’è chi lo fa per “divertimento” e chi per motivi di autolesionismo – spiega il responsabile del centro Antiveleni del Bambino Gesù di Roma -. Gli atti di autolesionismo, con i tentativi di suicidio, sono notevolmente aumentati dall’esplosione della pandemia da Covid-19. In previsione di una quarta ondata è, dunque, necessario non abbassare la guardia. Nuove limitazioni nella vita sociale – conclude lo specialista – potrebbero, ancora una volta, innescare tra i giovani un aumento di comportamenti lesivi e fuori controllo».
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