Salute 2 Dicembre 2021 10:47

Vaccini anti-Covid, Rezza (Ministero della Salute): «Vi spiego perché non abbiamo raggiunto l’immunità di comunità»

Il DG della Prevenzione di Lungotevere Ripa: «Entro fine anno pronto nuovo piano vaccinale»

Vaccini anti-Covid, Rezza (Ministero della Salute): «Vi spiego perché non abbiamo raggiunto l’immunità di comunità»

Se lo chiederanno in tanti perché, alla fine, non siamo riusciti a raggiungere quell’immunità di comunità dal Covid-19 inizialmente promessa dagli esperti e stabilità al 70% dei vaccinati. Al Forum Risk Management Giovanni Rezza, direttore della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, ha risposto in modo semplice, partendo dal concetto che «vaccinare l’85% degli eleggibili è in ogni caso un grande risultato, che ci dobbiamo ricordare quando parliamo dei no vax, una esigua minoranza estremamente rumorosa».

Un risultato tuttavia non sufficiente a proteggere tutti. «La cosiddetta immunità di comunità, o di gregge che dir si voglia, si calcola tenendo in considerazione R0. Il problema è che le nuove varianti hanno un R0 più alto rispetto alle prime. Ecco perché inizialmente abbiamo detto che il 70% dei vaccinati sarebbe stato sufficiente. Poi sono entrate in gioco altre variabili, come il calo dell’immunità nel tempo o l’esclusione dei bambini, e il virus ha continuato a circolare. La variante Omicron poi – ha aggiunto – sembra essere più trasmissibile e la risposta dei vaccini all’infezione sembra diminuire parzialmente, ma con la dose booster dovremmo essere comunque protetti. Insomma – ha concluso – possiamo sempre trovare qualcosa di cui lamentarci, ma dovremmo essere abbastanza soddisfatti di quello che è stato fatto».

Ha quindi annunciato che entro fine anno dovrebbe essere pronto il nuovo piano vaccinale, «uno dei più belli del mondo – ha detto Rezza – perché copre tutto l’arco della vita e ha un’offerta molto ampia di vaccini gratuiti». Senza dimenticare la necessità di recuperare velocemente quel calo della copertura vaccinale «sensibile ma non drammatico» che si è verificato nel 2020 a causa dello spostamento di personale delle Asl dalle attività vaccinali al contact tracing dei casi Covid.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Il Nobel per la Medicina ai «genitori» dei vaccini a mRNA contro il Covid e non solo
Drew Weissman, 64 anni, e Katalin Karikò, 68 anni, sono i due nuovi vincitori del Nobel per la Medicina 2023. I due scienziati hanno sviluppato la tecnologia che ha permesso, nel giro di pochissimi mesi, di sviluppare i vaccini anti-Covid a mRNA, che hanno salvato milioni di vite umane nel mondo
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
Covid: pericolo scampato? Non per i pazienti fragili: l’appello di AIP OdV
Le infezioni da Sars-CoV-2, così come le altre malattie virali, rimangono un elemento di allerta. In Italia, infatti, si contano ancora circa 30 morti al giorno per infezioni Sars-CoV-2, molti dei quali fanno parte dei cosiddetti «pazienti fragili» (sono 1 su 5 in Italia)
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Politica

Liste di attesa addio? La risposta del Consiglio dei Ministri in due provvedimenti

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha approvato due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che i...
Salute

Tumore del polmone: per osimertinib e durvalumab ottimi risultati negli studi LAURA e ADRIATIC al Congresso ASCO

Nello studio LAURA osimertinib ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte dell’84% nel tumore del polmone non a piccole cellule di Stadio III. Nello studio ADRIATIC, invece, du...