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La nausea è un disturbo tipico del primo trimestre di gravidanza. Ecco come alleviarla con i consigli dell’esperto
La nausea è uno dei più frequenti disturbi che colpisce le donne nella prima fase della gravidanza. Un segno positivo di benessere del bambino, secondo la saggezza popolare. Ma perché si scatena questo sintomo? E cosa si può fare per attenuare il fastidio? A queste ed altre domande ha risposto Francesco Maneschi, direttore dell’unità operativa ostetricia e ginecologia del San Giovanni Addolorata di Roma nell’intervista al nostro giornale.
«La nausea in gravidanza è una fastidiosa evenienza del primo trimestre di gravidanza – spiega il dottor Maneschi – raramente si prolunga oltre le 14-15 settimane. Per fortuna, interessa solo una parte delle gravidanze e comincia a manifestarsi dopo un paio di settimane dal concepimento. Non abbiamo chiare spiegazioni sul meccanismo che porta a questa situazione clinica – continua – ma è sicuramente una caratteristica propria della prima fase di gestazione che causa una modifica ormonale repentina». L’organismo e il corpo della donna devono adattarsi ad «un cambiamento violento ed intenso che rompe un equilibrio. Quasi uno shock, un rapido passaggio a più elevati livelli ormonali percepibile in questo modo dalla donna». Parliamo dell’azione dell’ormone beta-HCG prodotto dal tessuto che riveste il sacco gestazionale, che viene prima della placenta. La reazione di ogni donna è diversa e può cambiare anche da una gravidanza all’altra. Sembra che nella prima si possa facilmente osservare questo fastidio e che lo stato d’animo della futura mamma – stressata o rilassata – possa influire su questa spiacevole manifestazione.
Il dottor Maneschi precisa che la nausea può dare manifestazioni diverse e più o meno acute. «Si va alla scialorrea – un’abbondante secrezione salivare – fino al frequente vomito durante la giornata. Numerosi episodi di vomito e nausea – nota come iperemesi gravidica – possono portare conseguenze di una certa importanza, come perdita di peso e disidratazione. In mezzo a questi due estremi – sottolinea lo specialista – esistono tante situazioni intermedie».
Le forme lievi e più sopportabili, che somigliano ad un mal d’auto, si combattono con «l’igiene alimentare, una dieta sana, ricca di cibi secchi e carboidrati piuttosto che di grassi» aggiunge l’esperto. È bene, quindi, portare con sé sempre biscotti, cracker, fette biscottate. «Mangiare qualcosa di secco per riempire lo stomaco, prima ancora di alzarsi dal letto assorbirà i succhi gastrici in eccesso e ridurrà il rischio di vomito mattutino». Molte donne in attesa trovano giovamento da piccole quantità di zenzero o prodotti che lo contengono e dalla liquirizia. Anche l’infuso preparato con la radice di zenzero sembra apportare un’immediata sensazione di benessere così come una tisana tiepida di menta piperita – aiuta a distendere i muscoli dello stomaco – o un infuso di camomilla che attutisce la sensazione di nausea. «La loro azione però non è validata scientificamente» evidenzia il dottor Maneschi.
Per ridurre la sensazione di nausea può essere utile:
«Buona parte delle donne risponde bene a questo atteggiamento alimentare – prosegue il medico – ma alcune donne, a causa di nausea e vomito non riescono né a mangiare né a bere» andando incontro a carenze nutritive e disidratazione. «Se non si riesce a controllare il problema e per alimentarsi correttamente si può ricorrere ai farmaci – sottolinea il dottor Maneschi -. Quelli di prima scelta sono gli antistaminici. Esiste un farmaco registrato per l‘uso in gravidanza approvato anche dall’Aifa che può essere utilizzato nel primo trimestre di gravidanza».
Dal quarto mese in poi, i fastidiosi sintomi delle prime settimane si attenuano. «Nella stragrande maggioranza dei casi – conclude lo specialista – terminato il primo trimestre la nausea si dissolve; per fortuna, solo pochi casi persistono». Il corpo si è ormai abituato ai cambiamenti ormonali, che si assestano alleviando la sensazione di nausea. Stanchezza, debolezza e affaticamento si riducono e la donna trova nuove energie.
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