Sanità 6 Dicembre 2021 15:03

Variante Omicron, casi in tutto il mondo. Nel Regno Unito potrebbe sostituire Delta in quattro settimane

La variante Omicron si palesa in tutto il mondo: in queste ore arrivano segnalazioni costanti. Gli scienziati ricordano che nei paesi a basso reddito ci sono poco più di 20 milioni di vaccinati: l’equivalente delle terze dosi solo in Gran Bretagna

Variante Omicron, casi in tutto il mondo. Nel Regno Unito potrebbe sostituire Delta in quattro settimane

La variante Omicron si sta diffondendo «più rapidamente della variante Delta» in Gran Bretagna. A dirlo il professor Paul Hunter dell’università dell’East Anglia, che ha dichiarato la possibile presenza di oltre mille casi della nuova variante nel paese al momento. Tra le previsioni considerate più verosimili c’è quella che prevede che diventerà dominante nell’arco delle prossime quattro settimane. Quel che resta da stabilire è se effettivamente la variante Omicron porti una malattia meno grave, anche se più trasmissibile.

I primi casi di Omicron nel mondo

Intanto in tutto il mondo si riportano nuovi casi di Omicron. Da Reuters è arrivato l’annuncio ufficiale del terzo caso in Giappone. Un uomo di 30 anni appena rientrato nel paese e prima passato per l’Italia. In India il numero è salito a 21 pazienti. In Italia sono arrivati a nove, di cui sette legati al “paziente zero” di ritorno dal Sudafrica. Sequenziato anche un caso arrivato all’aeroporto di Alghero, in Sardegna, di ritorno dallo stato africano. Primi casi riportati anche da Croazia, Nepal, Russia e Argentina.

Negli Stati Uniti sono 16 gli stati in cui è stata trovata la variante e probabilmente in aumento: la prima è stata la California, mentre l’ultimo annuncio riguarda il Wisconsin. La variante Delta rappresenta ancora il 99,9% dei casi negli USA, i contagiati da Omicron erano per la maggior parte vaccinati e hanno mostrato sintomi lievi.

Vaccinare il mondo o arriveranno nuove varianti

Gli scienziati sono concordi: la comparsa di nuove varianti è conseguenza diretta della mancata vaccinazione del mondo intero. O meglio, delle differenze esistenti tra paesi poveri e ricchi. Scienziati ed esperti di salute globale hanno chiesto un’azione sin dall’estate per affrontare la crisi della disuguaglianza dei vaccini tra paesi ricchi e poveri. Più a lungo grandi parti del mondo rimarranno non vaccinate, hanno detto, più è probabile che il virus muti in modo significativo.

Secondo la People’s Vaccine Alliance, il numero di terze dosi somministrate nel Regno Unito è lo stesso del totale dei vaccinati nei paesi più poveri del mondo. Una analogia intollerabile pensare che solo 20 milioni di persone in 27 paesi a basso reddito abbiano ricevuto il vaccino, mentre in Italia oltre 40 milioni di persone hanno completato il ciclo tra la popolazione vaccinabile.

«Omicron è con noi perché non siamo riusciti a vaccinare il mondo – ha detto Winnie Byanyima, direttore esecutivo di UNAids e co-presidente della People’s Vaccine Alliance sul Guardian -. Questo dovrebbe essere un campanello d’allarme. È la definizione di follia continuare a fare la stessa cosa e aspettarsi un risultato diverso. Dobbiamo premere reset».

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