Secondo il report FIASO negli ultimi 15 giorni i no vax in Terapia intensiva hanno avuto un rapido incremento del 32% e, per contro, i vaccinati in Terapia intensiva si sono ridotti del 33%
L’Italia ha raggiunto l’ennesimo record a circa un anno dall’inizio delle somministrazioni vaccinali: 100 milioni di dosi inoculate. Lo riporta il sito del governo che tiene il report delle vaccinazioni, aggiornato a questa mattina. Nello specifico sono 47 milioni e 500mila le persone con almeno una dose, l’87,95% della popolazione over 12 totale. Mentre 45 milioni e 800mila quelle che hanno completato il ciclo vaccinale (84,86% dei vaccinabili totali). Si alzano anche i numeri delle terze dosi, a 9 milioni e 870mila per oggi.
In concomitanza con l’entrata in vigore del super green pass e con la comparsa della variante Omicron, le vaccinazioni in Italia hanno rilevato un nuovo incremento. Per ora i dati circolanti in ambiente scientifico sulla variante individuata per la prima volta in Sudafrica sono ancora parchi, ma l’Organizzazione mondiale della Sanità ha voluto rassicurare tutti. «Non ci sono segnali che la nuova variante Omicron causi forme più gravi di Covid-19 e non c’è motivo di dubitare che gli attuali vaccini proteggano i pazienti infetti dalla nuova variante», ha riferito Michael Ryan, responsabile emergenze, intervistato da Afp.
In ogni caso le case farmaceutiche dei vaccini ad mRna hanno più volte chiarito che questa nuova tecnologia permetterà loro di “adattare” i prodotti alle nuove varianti. Pfizer ha annunciato che i primi vaccini ad hoc contro l’Omicron saranno pronti per la consegna in 100 giorni, a marzo 2022. I dati preliminari dell’azienda sul vaccino ad oggi usato sono comunque buoni: secondo studi di laboratorio effettuati dall’azienda, infatti, gli anticorpi da vaccino proteggono contro Omicron dopo la terza dose. «Due dosi possono ancora offrire protezione contro malattia grave da Omicron, ma la protezione migliora con una terza dose» ha detto l’AD Albert Bourla.
«Garantire che il maggior numero possibile di persone sia completamente vaccinato con le prime due serie di dosi e un richiamo rimane la migliore linea d’azione per prevenire la diffusione di Covid», ha aggiunto.
Intanto negli ospedali c’è un incremento dei ricoveri del 10,1%, secondo i dati del network di ospedali sentinella di FIASO. Si passa da 810 pazienti del 30 novembre a 892 degenti del 7 dicembre. L’età media arriva a 75 anni tra i vaccinati e a 64 tra i non vaccinati, con uno scarto di 11 anni. In terapia intensiva i numeri di persone non vaccinate sono ancora più alti, riporta la Federazione italiana delle Aziende sanitarie ospedaliere.
L’ultimo report del 7 dicembre degli ospedali sentinella di FIASO conferma: in una settimana sono aumentati del 15% i pazienti ospedalizzati non vaccinati e sono diminuiti del 22% i ricoverati vaccinati. Dall’analisi della tendenza degli ultimi 15 giorni, dunque, emerge come i no vax in Terapia intensiva abbiano avuto un rapido incremento del 32% e, di contro, i vaccinati in Terapia intensiva si siano ridotti del 33%.
Complessivamente sono 97 i ricoverati nelle Terapie intensive dei 16 ospedali sentinella con un incremento del 2% rispetto a una settimana fa quando erano 95. I pazienti non vaccinati sono 77 mentre quelli vaccinati risultano 20. I vaccinati hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 4 mesi. Si tratta, inoltre, per il 75% dei casi di soggetti affetti da gravi comorbidità e con un’età media di 69 anni. Numeri differenti, invece, per i no vax. I soggetti finiti in Rianimazione senza aver mai avuto una dose di vaccino sono in media più giovani, 62 anni, e nel 42% dei casi sono persone sane che non soffrono di altre patologie.
Sono 19 i pazienti pediatrici in terapia intensiva, ricorda ancora FIASO. La metà dei ricoverati ha più di 5 anni. «Il 50% dei bambini ricoverati per Covid, secondo i dati FIASO, rientra nella fascia di età che potrà accedere alla vaccinazione – conclude il presidente Giovanni Migliore -. L’avvio della campagna vaccinale per i pazienti tra 5 e 11 anni, a partire dalla prossima settimana, dunque, ci consentirà di proteggere anche i più piccoli. Le Aziende sono al lavoro per organizzare sedute vaccinali a misura di bambino con clown, supereroi e babbi Natale perché il momento della vaccinazione si trasformi in festa».
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