Per la Giornata Mondiale dell’Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l’obesità, gli operatori sanitari e le persone che vivono con l’obesità
“Quello degli obesi, è un mondo purtroppo sconosciuto all’opinione pubblica. Da qualche tempo richiede un sostanziale intervento anche a livello legislativo, tanto che oggi esiste il gruppo interparlamentare dedicato proprio a diabete e obesità e si sente parlare ormai di diabesità, ci sono sempre più persone obese e poi ci sono i grandi obesi, gli unici che per poter risolvere devono far ricorso alla chirurgia bariatrica. Dobbiamo pensare a soluzioni alternative affinché l’obesità venga riconosciuta come malattia e chi ne è colpito possa usufruire delle prescrizioni dei farmaci attraverso il sistema sanitario”. È l’appello del Presidente di FAND Associazione Italiana Diabetici, Augusto Emilio Benini, in occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità.
Per la Giornata Mondiale dell’Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l’obesità, gli operatori sanitari e le persone che vivono con l’obesità. Tra queste, la manifestazione denominata “Obesity Food Time” promossa da ‘La mattina dopo odv – Associazione Nazionale Pazienti Bariatrici”. A partire da maggio 2024, per un anno intero e con appuntamenti mensili, si terranno in giro per l’Italia laboratori itineranti di cucina e pasticceria dedicati a persone con obesità, pazienti bariatrici e diabetici, condotti da chef e pasticcieri professionisti. La mattina dopo odv – Associazione Nazionale Pazienti Bariatrici ha scelto di federarsi alla FAND “proprio perché esiste un filo conduttore tra obesità e diabete che merita di essere affrontato insieme, anche per avere dall’unione delle due organizzazioni, maggiore forza nelle rivendicazioni dei diritti delle persone. Puntiamo da subito al riconoscimento della malattia”, aggiunge Benini.
“Obesity Food Time è un progetto che vuole mettere in evidenza l’importanza del cibo in un paziente con obesità e diabetico – sottolinea Rossella D’Alessio, Responsabile scientifico del progetto, Chirurgo bariatrico in Brescia -. Chi si approccerà a questi appuntamenti, avrà la fortuna di essere uno chef per un giorno e di confrontarsi con chef e pasticcieri stellati. Una grande opportunità – continua D’Alessio – per dire a sé stessi che il cibo ha una funzione determinante nel proprio stile di vita. Così come curiamo l’obesità e il diabete con le cure e la chirurgia, laddove necessita, così noi tutti della Sanità dobbiamo prodigarci affinché si instauri un vero e proprio nuovo stile di vita che possa far rinascere il paziente”.
Il World Obesity Atlas 2023, pubblicato dalla World Obesity Federation, prevede che l’impatto economico globale del sovrappeso e dell’obesità raggiungerà più di 4mila miliardi di euro all’anno entro il 2035, se le misure di prevenzione e trattamento non miglioreranno. Rappresentando quasi il 3% del Pil globale, questo dato è paragonabile all’impatto del Covid-19 nel 2020. Se le tendenze attuali prevarranno, entro il 2035 la maggior parte della popolazione mondiale (51%, ovvero oltre 4 miliardi di persone) vivrà in sovrappeso o in obesità. Una persona su quattro (quasi 2 miliardi) soffrirà di obesità.
L’obesità infantile potrebbe più che raddoppiare entro il 2035, rispetto ai livelli del 2020. Si prevede che i tassi raddoppieranno tra i maschi, fino a raggiungere i 208 milioni (aumento del 100%) e aumenteranno del 125% tra le femmine, fino a toccare i 175 milioni. I dati dicono che l’obesità sta aumentando più rapidamente tra i bambini che non tra gli adulti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’obesità rappresenta una delle maggiori sfide per la salute pubblica del XXI secolo. È uno dei principali fattori di rischio per molte malattie non trasmissibili. L’OMS afferma che il sovrappeso e l’obesità colpiscono quasi il 60% degli adulti e quasi un bambino su tre (il 29% dei ragazzi e il 27% delle ragazze) nella rete WHO European Regions. Inoltre, stime recenti indicano come il sovrappeso e l’obesità rappresentino il quarto fattore di rischio più comune per le malattie non trasmissibili nella regione, dopo l’ipertensione, i rischi alimentari e il tabacco. L’obesità è anche il principale fattore di rischio per la disabilità, causando il 7% del totale degli anni vissuti con disabilità.
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