Inserimento della terapia ABA (Applied Behavior Analysis – Analisi Comportamentale Applicata) nei LEA. Formazione specifica nell’Analisi del Comportamento per gli insegnanti di sostegno e gli Assistenti all’autonomia ed altre figure professionali che interagiscono a vario titolo con le persone con disturbi dello spettro autistico. Ancora, formazione mirata anche del personale del Servizio Sanitario Nazionale e presenza di un rappresentante delle associazioni nel Comitato LEA. Infine, finanziamento, con almeno cinque milioni di euro ogni anno, del Fondo Autismo. Sono queste le cinque richieste contenute nel Manifesto presentato da Angsa Nazionale e Anffas Nazionale, in occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo, nel corso del convegno internazionale “Un’alleanza per l’autismo: diritti, comprensione, trattamenti e servizi”. Organizzato dalle due Associazioni, l’evento ha visto la partecipazione di numerose personalità istituzionali, tutte concordi sull’importanza del termine ‘alleanza’, un’alleanza intesa anche come la necessità di creare una rete tra i vari stakeholder e i decisori politici e di impiegare le competenze di tutte le parti coinvolte per risolvere le criticità che ancora oggi, nonostante le tante normative in vigore, affrontano le persone con disturbo dello spettro e le loro famiglie. Hanno partecipato il Ministro per le disabilità On. Alessandra Locatelli con un contributo video, il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, On. Marcello Gemmato, la Consigliera Ministro dell’Università e della Ricerca, Simona Durante, il Presidente Autorità Garante Nazionale dei diritti delle persone con disabilità, Avv. Maurizio Borgo, e il Prof. Francesco Vaia e il Dott. Antonio Pelagatti, componenti Autorità Garante Nazionale dei diritti delle persone con disabilità.
“Non siamo qui per celebrare la giornata del 2 aprile, o meglio non solo – afferma Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas – ma siamo qui soprattutto per dire chiaramente che le parole non bastano più e che la concretezza di azioni e attività non è più procrastinabile e deve vedere la partecipazione di tutte le parti interessate perché il tema autismo riguarda molteplici ambiti, non solo quello sanitario, ma anche quello scolastico, quello lavorativo, e così via, e gli interventi devono essere mirati e a 360°. Noi siamo disponibili, così come è sempre stato, a dare piena disponibilità e collaborazione ma una cosa è certa: non ci accontenteremo delle parole ma solo di fatti concreti”. “È questo il senso del Passaggio a Nord-Ovest – aggiunge il presidente Speziale – è fondamentale e necessario trovare nuove vie, per superare criticità ed emergenzialità vecchie e nuove”.
“Il valore dell’alleanza tra associazioni, professionisti e istituzioni porta al superamento delle divergenze. L’autismo è ancora di origine sconosciuta per il 70% dei casi e presenta molte differenze tra il livello 1 che rappresenta gli Asperger e i livelli 2 e 3 che rappresentano i casi che hanno bisogno dei più alti livelli di supporto – conclude il presidente Angsa Giovanni Marino -. Il convegno di oggi ha l’obiettivo di rompere le divisioni e definire le priorità per operare insieme su obiettivi condivisi che avvicinino sempre di più i servizi e gli interventi ai bisogni delle persone con autismo”.
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