La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (Bpco) è la terza causa di morte nel mondo e le stime suggeriscono che negli avvenire non andrà meglio. A pagare le conseguenze peggiori sono e saranno le donne: entro il 2050, i casi di Bpco tra il genere femminile aumenteranno del 47%, contro il 9% previsto tra gli uomini, per fumo e inquinamento. In generale, questa patologia colpisce 330 milioni di persone nel mondo e causa 3,23 milioni di vittime ogni anno. L’Associazione Nazionale Pazienti Respiriamo Insieme-Aps per per sensibilizzare sulla crescente diffusione della malattia tra le donne ha indetto il concorso letterario “Scritture in Rosa”.
“La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (Bpco), spesso considerata una ‘malattia maschile’, a causa di fattori come fumo, inquinamento e salute riproduttiva femminile è in realtà sempre più diffusa tra le donne, con tassi di mortalità superiori a quelli degli uomini”, spiega la Presidente Simona Barbaglia. La Bpco provoca un’ostruzione persistente delle vie aeree e un’infiammazione che compromette il flusso d’aria. È proprio dall’esigenza di visibilità e consapevolezza che è nata la prima edizione del concorso letterario al femminile “Scritture in Rosa per dare emozione al respiro”, un progetto che dà “voce in capitolo” a tutte le donne con Bpco e alla loro dimensione fisica ed emotiva. Il progetto si vuole dar voce anche a familiari, caregiver e operatrici sanitarie, che spesso si trovano a dover affrontare, oltre agli aspetti clinici, il peso emotivo di una condizione difficile e poco compresa.
Il concorso offre così uno spazio sicuro dove le donne possono esprimere liberamente le proprie emozioni, condividere le difficoltà e riflettere sulla propria esperienza, attraverso il potere terapeutico della scrittura. “Esprimersi attraverso la scrittura aiuta anche a riconoscere quegli elementi che permettono di affrontare e integrare la malattia nella propria vita quotidiana. In ultima analisi, il progetto vuole sostenere le donne nel dare un volto e una voce alla loro esperienza con la malattia, incoraggiando l’accettazione della stessa come passo fondamentale verso un’efficace aderenza terapeutica e un rapporto ottimale con il medico, per una gestione più consapevole della propria patologia”, conclude l’Associazione Nazionale Pazienti Respiriamo Insieme-Aps.
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