L’Associazione Dialisi Sicilia: “Con l’aumento delle temperature la situazione non potrà che peggiorare. Istituire un tavolo di crisi regionale”
In Sicilia dialisi a rischio per centinaia di pazienti, a causa della carenza di acqua. E, trattandosi di una terapia che sostituisce la fisiologica funzione renale, ad essere in pericolo è la vita di ognuna di queste persone. Già da diversi mesi, come denunciato dall’Associazione Dialisi Sicilia, è in corso il razionamento della fornitura di acqua nell’agrigentino, nel nisseno, nel trapanese e nel palermitano. Ora, con l’aumento delle temperature, che porterà all’aggravamento del fenomeno della siccità, è estremamente probabile che le misure possano diventare ancora più restrittive ed essere estese ad altre zone della Regione. Per questo, già da tempo, sin dal mese di febbraio, le Associazioni dei pazienti avevano inviato, in via ufficiale, delle richieste all’assessorato regionale alla Salute, affinché fosse istituito un tavolo di crisi con lo scopo di concordare un piano di emergenza contro la carenza di acqua. Tutti tentativi, almeno finora, caduti nel vuoto. Un’assenza di risposta e le mancanza di un coordinamento pubblico che ha costretto molti centri di dialisi a comprare l’acqua a proprie spese, con costi esorbitanti, pur di non abbandonare i pazienti in cura.
Per ogni paziente il fabbisogno, come calcolato dall’Associazione Dialisi Sicilia, è di 1.500 litri d’acqua a prestazione, mediamente per un centro di 40 pazienti occorrono 30 mila litri di acqua. “Per le prestazioni dialitiche salvavita l’acqua è fondamentale, stiamo facendo sforzi immani. Purtroppo le istituzioni non ci danno ascolto. La situazione è davvero grave”, spiegano il presidente e il vice presidente dell’Associazione Dialisi Sicilia, Giuseppe Verde e Livio Marrocco. Ad Alcamo, in provincia di Trapani, l’acqua viene erogata ogni quattro giorni, critica la situazione anche a Lercara Friddi, Adrano, Lentini, Sciacca e Ribera ma nell’elenco c’è almeno la metà dei 391 Comuni dell’Isola. Sono circa 3mila i pazienti sotto trattamento dialisi in Sicilia. L’Associazione rinnova l’appello alla Regione e alle Prefetture: “Bisogna agire in fretta, la vita dei pazienti è in pericolo”.
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