Per i pediatria di Famiglia è necessario “abbattere le barriere esistenti e rafforzare gli strumenti a supporto di chi convive con la disabilità”. D’Avino (FIMP): “Necessario garantire dignità economica alle famiglie con disabilità”
“Se da una parte è necessario abbattere le barriere culturali che ancora gravano sulla quotidianità di chi convive con una disabilità attraverso politiche concrete di inclusione in grado di contrastare i pregiudizi e ridurre le disuguaglianze, è altrettanto importante sensibilizzare sull’impatto che la disabilità ha sulla vita dei familiari e in particolare dei genitori di bambini disabili, spesso completamente assorbiti dalle attività di cura e costretti ad abbandonare il lavoro per assistere i propri figli”. Lo dice Antonio D’Avino, presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), all’indomani della celebrazione della Giornata mondiale della disabilità, sottolineando che “c’è grande attenzione da parte dei Pediatri di Famiglia nei confronti dei bambini e degli adolescenti che vivono in condizioni di disabilità”. Per far luce su questa condizione che interessa milioni di famiglie in Italia, nella Giornata dedicata ai diritti e al benessere delle persone con disabilità, una delegazione della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) ha incontrato il Sen. Nicola Calandrini e il Sen. Claudio Lotito, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della 5a Commissione Bilancio del Senato per portare sul tavolo il tema del ‘Reddito di Fragilità’.
“Questa giornata ci ha dato lo spunto per ribadire che i Pediatri di Famiglia sono in prima linea per migliorare la condizione di disabilità che non è solo un aspetto medico, ma anche sociale, che riguarda tutti gli aspetti di vita, dalla scuola, al lavoro, al tempo libero – aggiunge Serafino Pontone Gravaldi, referente nazionale della FIMP per le malattie rare e la disabilità -. Questo è vero non solo per i pazienti, ma anche per quei genitori e caregiver che in presenza di disabilità molto gravi, rinunciano alla propria quotidianità per dedicare la loro vita alla cura e all’assistenza continue del proprio figlio, abbandonando il proprio lavoro, per esempio ”. Per il presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) “si tratta una misura che sosteniamo da anni in favore delle famiglie di bambini e adolescenti con bisogni speciali di cura, a garanzia di una dignità economica a fronte dell’impegno totalizzante per un’assistenza erogata h24, 7 giorni su 7, dentro le mura domestiche. Ringraziamo il Sen. Calandrini per aver accolto positivamente la nostra proposta, riconoscendo il grande impatto sociale ed economico che questa misura potrà avere per tutte quelle persone che, per amore e devozione verso un proprio figlio, mettono da parte la loro stessa vita. A loro va, senza dubbio, garantito un sussidio”, conclude D’Avino.
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