Advocacy e Associazioni 16 Dicembre 2024 08:59

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revisione della condizione di disabilità, grazie ad una sperimentazione, della durata di dodici mesi, che interesserà nove province italiane
Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

A partire dal 1° gennaio 2025, prenderà il via la fase di sperimentazione nazionale di gestione delle richieste relative alla legge 104/1992, all’indennità di accompagnamento e alla revisione della condizione di disabilità. “La riforma, introdotta dal decreto legislativo n. 62/2024, rappresenta un passo significativo verso l’armonizzazione dei servizi sociali e sanitari a livello nazionale, con l’obiettivo di garantire equità e trasparenza nell’accesso alle prestazioni”, spiega l’avvocato Giovanni Paolo Sperti, avvocato e segretario dell’associazione MamaNonMama APS, in un’intervista a Sanità Informazione. Tale riforma è stata ideata per rispondere all’esigenza di risolvere alcune criticità emerse negli anni: tempi lunghi per l’accertamento delle condizioni di disabilità, differenze nei criteri applicati da regione a regione e difficoltà per i cittadini nel seguire il percorso burocratico necessario per ottenere i benefici. “Questi problemi – continua l’avvocato Sperti – hanno spesso penalizzato chi ha bisogno di assistenza immediata, creando disparità nell’accesso ai servizi”. A determinare la svolta sarà la digitalizzazione che coinvolgerà, finalmente, anche questo importante servizio nazionale: “Permetterà non solo di ridurre i tempi di attesa, ma anche di avere un quadro completo della situazione sanitaria e sociale di ciascun richiedente, garantendo valutazioni più accurate e personalizzate”, evidenzia il legale.

Le città coinvolte nella sperimentazione

La sperimentazione, della durata di dodici mesi, interesserà nove province italiane, selezionate per garantire una rappresentanza geografica e dimensionale equilibrata:

  • Nord Italia: Brescia, Forlì-Cesena, Trieste
  • Centro Italia: Firenze, Frosinone, Perugia
  • Sud Italia: Catanzaro, Salerno, Sassari

“Questa scelta permette di testare il nuovo sistema in contesti eterogenei, favorendo un monitoraggio più accurato delle modalità operative e dei risultati ottenuti”, spiega ancora l’avvocato Sperti.

Innovazione e Digitalizzazione: il ruolo del FSE

Un elemento chiave della riforma è l’integrazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), che rappresenta la base digitale per la gestione dei dati personali e sanitari dei cittadini. “Attraverso il FSE, i processi di valutazione e accertamento saranno più snelli e trasparenti, con la possibilità di centralizzare le informazioni e ridurre i tempi di attesa – commenta l’esperto -. Le richieste di agevolazioni e benefici (come quelli previsti dalla legge 104/1992) saranno, quindi, interconnesse con il Portale della Disabilità, recentemente potenziato dall’INPS, con la pagina personale accessibile tramite SPID.”.

Le risorse economiche per la sperimentazione

Secondo quanto previsto dal decreto, la fase sperimentale sarà finanziata attraverso risorse integrative e aggiuntive stanziate nel bilancio statale per il 2024 e 2025. “Queste risorse, assegnate in modo specifico per la sperimentazione, confluiranno nei cosiddetti ‘budget di progetto’, finalizzati alla personalizzazione delle prestazioni e dei servizi per i cittadini disabili – dice l’avvocato Sperti -. L’impiego di tali fondi è stato regolato per assicurare una distribuzione equa e monitorata, garantendo che ogni territorio coinvolto abbia il supporto economico necessario per implementare i cambiamenti richiesti”.

Obiettivi della 4riforma

La riforma punta a raggiungere diversi obiettivi:

  1. Valutazione multidimensionale: Creare un sistema che consideri non solo la condizione clinica ma anche i bisogni sociali e personali dell’individuo.
  2. Progetto di vita personalizzato: Garantire interventi mirati e adattati alle esigenze specifiche del cittadino.
  3. Semplificazione e accessibilità: Ridurre i tempi e le difficoltà burocratiche attraverso l’uso di strumenti digitali avanzati.

“Il nuovo sistema ha l’obiettivo di semplificare e rendere uniforme l’accesso ai servizi, assicurando che ogni cittadino, indipendentemente dalla regione in cui vive, possa usufruire degli stessi criteri e tempi di valutazione. Inoltre, mira a migliorare il rapporto tra utenti e amministrazioni, grazie all’introduzione di tecnologie che permettono di monitorare in tempo reale lo stato delle richieste e dei servizi erogati”, spiega il legale

Prospettive Future

Al termine della sperimentazione, i risultati ottenuti saranno analizzati per individuare le best practices da estendere a livello nazionale. L’obiettivo finale è l’adozione di un sistema unificato e inclusivo, capace di rispondere alle esigenze di milioni di cittadini in modo efficiente e sostenibile. “Questa riforma rappresenta un’importante opportunità per ridurre le disuguaglianze territoriali e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Nei prossimi mesi  – conclude l’avvocato Giovanni Paolo Sperti – sarà cruciale monitorare l’implementazione e i risultati della sperimentazione per garantire il successo dell’iniziativa”.

 

 

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