Intanto, l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia, Elena Lucchini, ha anticipato che incontrerà presto associazioni e famiglie per avviare tavoli di confronto sul tema
“Per la seconda volta in un anno, la Regione Lombardia annuncia stanziamenti straordinari per finanziare le due misure (B1 e B2) a sostegno delle persone con disabilità, a pochi giorni dal ricorso dei familiari al Tribunale amministrativo regionale. Chiaramente il ‘Comitato caregiver familiari B1B2 affondate’ accoglie con grande favore l’annuncio della Regione, che andrà comunque confermato in sede di approvazione del bilancio previsionale, ma attendiamo di chiarire dei punti”. Sono caute le associazioni che fanno parte del comitato e ricostruiscono quanto accaduto finora nella vicenda delle misure B1 e B2, da quando, ormai mesi fa, erano state destinate a subire tagli, fino alle successive correzioni.
“Era successo a fine maggio. Dopo che il comitato depositò il ricorso, annunciandolo ai media – ricorda il comitato stesso – passarono pochissimi giorni prima che la Regione annunciasse di aver sbloccato fondi per due milioni di euro delle Ats per procrastinare i tagli dei contributi dall’1 giugno all’1 agosto e promettere che ulteriori 8,5 milioni sarebbero stati recuperati nel bilancio di assestamento di luglio. Riaccade ora. In data 30 ottobre, attraverso l’avvocato Laura Andrao, il comitato deposita motivazioni aggiunte al ricorso presentato in precedenza. Il 5 novembre la Regione annuncia uno stanziamento straordinario di 20 milioni di euro per il 2025 oltre, pare, alle risorse già messe a bilancio quest’anno. Se è vero ciò che dice un vecchio adagio, due indizi fanno una prova”.
“Una casualità?”, si chiedono le associazioni dei familiari di persone con disabilità, rilevando invece “un nesso tra gli eventi”. Le domande che, a loro avviso, restano aperte sono diverse. “La somma totale che verrà messa a bilancio per Fna (Fondo non autosufficienza), quindi non solo per la misura B1 ma anche per B2 e Provi (progetti di vita indipendente), per il 2024, dopo manifestazioni e ricorso, è stata di circa 29 milioni. Se fossero confermati questi 20 milioni straordinari” annunciati nei giorni scorsi, “quella per il 2025 ammonterà a circa 50 milioni di euro, oltre ai fondi sanitari regionali per i voucher (che lo scorso anno ammontavano a 13 milioni)?”. E il secondo quesito è: “Qual è l’indirizzo programmatico (e politico) per la destinazione e ripartizione di queste risorse?”.
“Secondo il Piano nazionale non autosufficienza – fa notare il comitato dei caregiver familiari – la percentuale dei fondi nazionali Fna da destinare ai servizi potrebbe aumentare al 15% al 25%, anestetizzando di fatto queste ulteriori risorse che andrebbero quindi a coprire costi di servizi. Servizi, che ribadiamo, non sono mai partiti e non si trovano in nessuna provincia lombarda”. Da un lato i nodi ancora da chiarire, dall’altro la richiesta di un incontro. “Contestualmente all’annuncio del reperimento di ulteriori fondi – osserva il comitato – l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia, Elena Lucchini, ha anticipato che incontrerà presto associazioni e famiglie per avviare tavoli di confronto sul tema. Auspichiamo, quindi, che arrivi presto la risposta positiva alla richiesta di audizione inoltrata ufficialmente da questo comitato”.
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