Il Regolamento Europeo di HTA (2021/2282) coinvolge le Associazioni dei Pazienti – in modo strutturato e trasparente – nei processi di valutazione delle nuove tecnologie e dei dispositivi medici. Queste realtà potranno così ricoprire un ruolo sempre più centrale e attivo all’interno del Sistema Salute
Il Regolamento Europeo di HTA (2021/2282) coinvolge le Associazioni dei Pazienti – in modo strutturato e trasparente – nei processi di valutazione delle nuove tecnologie e dei dispositivi medici. Queste realtà potranno così ricoprire un ruolo sempre più centrale e attivo all’interno del Sistema Salute.
“L’Evoluzione del patient involvement in Italia alla luce del Regolamento Europeo di HTA” rappresenta il tema centrale di cui si parla il 2 e 3 dicembre a Roma in occasione della nona edizione del Patient Advocacy Network, iniziativa formativa rivolta alle Associazioni di Pazienti organizzata dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il supporto incondizionato di AstraZeneca.
All’evento prendono parte circa 30 Associazioni in rappresentanza di pazienti con patologie croniche, oncologiche ed ematologiche, tra cui, ACTO Italia ETS (Alleanza Contro Tumore Ovarico), aBRCAdaBRA, AIL (Associazione Italiana Leucemie e Linfomi), AIMAC (Associazione Italiana Malati di Cancro), AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), ANMAR ODV (Associazione Nazionale Malati Reumatici), APACS (Associazione Pazienti Sindrome di Churg Strauss), APIC APS (Associazione Pazienti Italiani di Colangiocarcinoma), Associazione Italiana Pazienti BPCO, Associazione Palinuro, EpaC ETS (Associazione Pazienti con epatite e malattie del fegato), Europa Donna, FAND ODV (Associazione Italiana Diabetici), FAVO, Federasma e Allergie ODV, FederDiabete Lazio, Federazione Diabete ER, Fondazione IncontraDonna, Forum nazionale trapiantati, Gruppo LES Italiano ODV, IPOP (Insieme per i pazienti di oncologia polmonare), La Lampada di Aladino ETS, Loto Onlus, Palinuro, Respiriamo Insieme, Salute Donna ODV, Vivere senza Stomaco.
Il Patient Advocacy Network è un’iniziativa concepita per coinvolgere associazioni di pazienti attive in diverse aree terapeutiche, offrendo loro un’occasione di formazione e confronto su temi strategici nell’agenda sanitaria nazionale, favorendo un dialogo costruttivo con le istituzioni per contribuire al miglioramento del sistema sanitario.
Regolamento Europeo HTA, un’occasione da non perdere
In Italia l’Health Technology Assessment (HTA) – in virtù di un approccio focalizzato principalmente su valutazioni tecnico-scientifiche – non ha fino oggi valorizzato appieno il contributo delle Associazioni dei Pazienti.
L’introduzione del nuovo Regolamento Europeo di HTA (2021/2282) rappresenta quindi un’importante opportunità per rafforzare la centralità dei pazienti, nel nostro Paese e in Europa.
Questo cambiamento potrà richiedere l’integrazione di evidenze basate sull’esperienza diretta dei pazienti, nonché una collaborazione più stretta con il livello europeo, garantendo che la voce dei pazienti italiani sia rappresentata.
È però fondamentale che i rappresentanti delle associazioni pazienti e i pazienti stessi abbiano le giuste competenze e gli strumenti necessari affinché possano avere un confronto alla pari e costruttivo con le istituzioni nell’ottica di essere attori protagonisti all’interno del sistema salute.
Gli interventi al Patient Advocacy Network
Durante le due giornate del Patient Advocacy Network tra i relatori sono intervenuti e interverranno rappresentanti istituzionali, tra cui Alessandra Lo Scalzo, Dirigente presso UOC HTA, AGENAS; Valentina Strammiello, Director of Strategic Initiatives, European Patient’s Forum; Carmine Basilicata, Membro della Cabina di Regia HTA, presso Ministero della Salute; Simona Montilla, Dirigente Farmacista presso AIFA e Paolo Sciattella, Ricercatore CEIS, Università Tor Vergata, Coordinatore HPF SIHTA.
“La nostra Scuola ha una forte tradizione incentrata sul tema dell’HTA e sul coinvolgimento dei pazienti in questo processo di valutazione attraverso progetti di ricerca e formazione executive in cui tale tema è affrontato in modo trasversale – afferma Giuseppe Arbia, Direttore ALTEMS – Il coinvolgimento dei pazienti è elemento fondamentale per avere una buona governance del sistema sanitario che in questi anni risulta sempre più complessa per la molteplicità di fattori e processi che lo compongono”.
“Una spinta a favore della partecipazione dei pazienti viene sicuramente dalla prossima entrata in vigore a gennaio 2025 del Regolamento UE sull’Health Technology assessment che dà grande spazio al “patient involvement”, già esso uno strumento operativo – senza necessità di leggi specifiche – per coinvolgere i cittadini, pazienti, consumatori”, commenta Teresa Petrangolini, Direttrice del Patient Advocacy Lab di ALTEMS, “Aiutare le associazioni a migliorare le proprie competenze in materia significa dare loro maggiori opportunità di partecipazione e strumenti per farsi ascoltare dalle istituzioni”.
“Il nuovo regolamento sull’Health Technology Assessment (HTA) rappresenta un’opportunità senza precedenti per dare centralità al paziente, garantendo maggiore trasparenza e favorendo un tempestivo ed equo accesso ai farmaci. Il patient engagement non è solo un atto etico, ma una necessità strategica per garantire che i bisogni reali delle persone siano pienamente considerati nella valutazione delle tecnologie sanitarie, commenta Francesca Patarnello, VP Market Access & Government Affairs di AstraZeneca Italia, “In questo scenario, è quindi necessario che le Associazioni Pazienti siano sempre più preparate, e mettere a fattor comune la nostra esperienza per fornire strumenti idonei ed efficaci a un dialogo con i decisori, favorendo così il loro empowerment e rafforzando la centralità del loro ruolo, rappresenta un nostro importante obiettivo. Per questo AstraZeneca supporta questa iniziativa, giunta alla sua nona edizione, credendo fermamente che il coinvolgimento diretto dei pazienti e delle associazioni sia essenziale per sviluppare soluzioni che rispondano in modo concreto alle sfide cliniche e sociali, migliorando così l’accesso e l’efficacia delle terapie”.