Migliorare la qualità della vita dei pazienti, ridurre il senso di isolamento e promuovere un approccio più umano e inclusivo alla medicina: è questo l’obiettivo de “La Medicina Gentile che Cura e Ascolta”, il nuovo progetto promosso da 1 Caffè Onlus, che sarà realizzato in 20 ospedali a livello nazionale, coinvolgendo medici internisti, enti del Terzo Settore e caregiver. 1 Caffè Onlus è la prima realtà sociale digitale nata per sostenere le piccole-medie associazioni no profit italiane attraverso la diffusione della cultura del gesto del dono.
Dal 2011, ogni anno, attraverso la propria piattaforma di crowdfunding, aiuta 52 enti solidali che promuovono progetti di assistenza in diverse cause sociali. Il direttivo di è formato da Luca Argentero, Beniamino Savio e Pietro Mazza Midana e FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), per portare ascolto, umanità e relazioni di qualità nei reparti di Medicina Interna, attraverso il sostegno concreto alle associazioni di volontariato che operano quotidianamente al fianco dei pazienti più fragili. Fare della gentilezza il valore cardine dell’assistenza sanitari, nei trattamenti, nelle relazioni medico-paziente e nel sostegno alle famiglie, riconoscendo il ruolo cruciale della rete di volontariato accanto ai professionisti della salute, è la visione proposta da 1 Caffè Onlus.
“Crediamo in una medicina che sa prendersi cura, non solo curare. Questo progetto è un invito collettivo a riscoprire il valore della gentilezza nei luoghi di cura e a costruire, insieme, un sistema più giusto e umano”, commenta Silvia Meacci, direttrice generale di 1 Caffè Onlus. L’iniziativa potrà essere realizzata grazie al sostegno di realtà non profit territoriali, una per ogni regione, che svilupperanno progetti dedicati all’ascolto, al supporto emotivo e all’integrazione di terapie non farmacologiche. “In Medicina Interna vengono ricoverati ogni anno pazienti spesso anziani, fragili e soli. Il volontariato è un elemento prezioso di umanizzazione: aiuta a contrastare il disorientamento, migliora la qualità della degenza e sostiene la dignità del paziente. Con questo progetto vogliamo dare voce e supporto a queste realtà, riportando attenzione e ascolto dove ce n’è più bisogno”, spiega il Prof. Francesco Dentali, presidente FADOI.
Il primo intervento concreto è realizzato con il supporto di AVO Varese (Associazione Volontari Ospedalieri), che ha sviluppato un programma basato su terapia occupazionale e Doll Therapy per il trattamento non farmacologico del delirium negli anziani ospedalizzati. In collaborazione con il Dipartimento di Area Medica dell’ASST Sette Laghi di Varese, AVO ha avviato un progetto innovativo per umanizzare le cure nei reparti di Medicina Interna grazie ad attività dedicate all’ascolto, alla compagnia e alla stimolazione relazionale dei pazienti ricoverati. Attualmente l’iniziativa è attiva nei reparti di Medicina Interna degli Ospedali di Varese e Luino per un totale di 156 letti, ma l’obiettivo è estenderlo ad altre strutture sanitarie della ASST, raggiungendo oltre 8mila pazienti all’anno.
La Medicina Gentile che Cura e Ascolta non è solo un progetto dedicato al miglioramento delle cure nei contesti sanitari, è anche un’opportunità concreta per tutti – dai cittadini, alle aziende e comunità – di contribuire a un sistema di assistenza più umano, empatico e inclusivo. È, infatti, attiva una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding di 1 Caffè Onlus. Ogni donazione, anche piccola, è un gesto di responsabilità e partecipazione, che permette di sostenere direttamente le associazioni coinvolte sul territorio. Questa modalità di raccolta favorisce una cittadinanza attiva e consapevole, coinvolgendo tutti nel rendere più gentile il percorso di cura per i pazienti più fragili.
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