Advocacy e Associazioni 30 Settembre 2024 11:38

“Liberiamo la circolazione del Colesterolo”, flash mob a Roma sul rischio cardiovascolare

Undici sfere gialle “umane” bloccano il passaggio dei pedoni in un tratto del centro storico di Roma particolarmente frequentato. È il flash mob con cui Daiichi Sankyo Italia – nella Giornata Mondiale del Cuore – ha voluto illustrare come il colesterolo LDL ostruisca la “libera circolazione” del sangue nelle arterie, aumentando il rischio di infarto o ictus

“Liberiamo la circolazione del Colesterolo”, flash mob a Roma sul rischio cardiovascolare

Nel cuore di Roma, undici ingombranti sfere gialle “umane” bloccano il passaggio dei pedoni che transitano tra Largo dei Lombardi, Largo Goldoni, Piazza di Spagna e Via del Corso; una metafora di come il colesterolo LDL ostruisce la circolazione del sangue delle arterie, aumentando il rischio di infarto o ictus. Con questo particolare flash mob ha avuto inizio “Liberiamo la circolazione dal Colesterolo”, la giornata di sensibilizzazione con screening cardiologici gratuiti organizzata da Daiichi Sankyo Italia in occasione della Giornata Mondiale del Cuore.

L’iniziativa è stata patrocinata dall’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale (A.L.I.Ce Italia ODV), Coordinamento Nazionale Associazioni del Cuore (Conacuore ODV), Fondazione Italiana per il cuore (FIPC), Società Italiana per lo studio dell’Aterosclerosi (S.I.S.A) e il sostegno di Roma Capitale, e, grazie allo stand presieduto da Federlazio, i passanti hanno potuto effettuare controllo della pressione arteriosa, frequenza cardiaca, ecocardiogramma a una derivazione, misurazione della frequenza respiratoria.

Nello stand dedicato alle associazioni sono stati distribuiti anche il “Diario della Salute cardiovascolare” e una brochure per aiutare a riconoscere i primi sintomi dell’ictus, per capire quali sono i livelli ottimali di colesterolo LDL a seconda del rischio cardiovascolare di ognuno, nonché consigli pratici per la correzione dello stile di vita, primo fra i fattori modificabili del rischio cerebro-cardiovascolare.

“Ormai, grazie al progresso della ricerca medica, abbiamo a disposizione numerosi strumenti terapeutici per prevenire eventi cardiovascolari. Tuttavia solide evidenze scientifiche dimostrano che l’adesione attiva, convinta, e persistente a comportamenti salutari e all’assunzione dei farmaci prescritti ha un impatto molto importante sulla salute ”, spiega Alberico Catapano, Università degli studi di Milano e Multimedica IRCCS, “Ancor meglio, aderendo e mantenendo stili di vita salutari lungo tutto il corso della vita, con accorgimenti semplici come  una sana alimentazione, attività fisica adeguata, la rinuncia al fumo e la precoce identificazione di fattori di rischio cardiovascolari attraverso controlli periodici, possiamo nella maggior parte dei casi evitare che si instauri una patologia. Ma per raggiungere questo obiettivo bisogna perseverare nell’opera di sensibilizzazione ed educazione del pubblico”.

Il legame tra colesterolo, infarto e ictus

Le malattie cardio-cerebrovascolari comprendono varie condizioni, spesso asintomatiche, che colpiscono cuore e vasi sanguigni e sono caratterizzate da placche di grasso che si depositano all’interno delle pareti arteriose (aterosclerosi), determinando una riduzione o un’ostruzione del regolare flusso di sangue ai vari organi o tessuti.

La malattia coronarica, per esempio, riguarda i vasi sanguigni che irrorano il cuore e può tradursi in un’angina o infarto; mentre la malattia arteriosa periferica colpisce i vasi sanguigni che forniscono sangue alle estremità (quasi sempre a carico degli arti inferiori) che causa ischemia;  la malattia cerebrovascolare può essere causata da aterosclerosi che colpisce i vasi sanguigni che arrivano al cervello e può tradursi in un ictus ischemico o in un attacco ischemico transitorio, quando l’interruzione del flusso sanguigno è temporanea.

Le dislipidemie, importante fattore di rischio cardiovascolare

Le dislipidemie, sono alterazioni nella quantità di lipidi (grassi) nel sangue e sono un fattore di rischio di malattie cardio-cerebrovascolari. I lipidi viaggiano nel sangue legati a delle proteine, formando complessi lipoproteici differenti per densità, dimensione e composizione, tra cui il colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (C-LDL)noto come colesterolo “cattivo” e il colesterolo lipoproteico ad alta densità (C-HDL)  noto come colesterolo “buono”.

Per calcolare il rischio cardiovascolare occorre rivolgersi a uno specialista che potrà suggerire le strategie migliori da adottare per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL ottimali.

Per chi è a rischio cardiovascolare (CV) estremamente elevato perchè ha avuto eventi multipli, infatti, i livelli di colesterolo LDL dovrebbero essere inferiori a 40 mg/dl; in caso di rischio CV molto alto, la riduzione di C-LDL dovrà essere maggiore del 50% rispetto al basale, fino a raggiungere valori inferiori a 55 mg/dl. Chi è considerato a rischio CV alto, dovrà ottenere una riduzione maggiore del 50% rispetto al basale, fino a raggiungere livelli di C-LDL inferiori 70 mg/dl. Per coloro che sono considerati a rischio cv moderato i livelli target di C-LDL devono essere inferiori a 100 mg/dl, mentre chi è considerato a basso rischio deve mantenere i suoi livelli di colesterolo comunque inferiori a 116 mg/dl.

“Abbiamo scelto questa modalità di sensibilizzazione un po’ fuori dagli schemi perché volevamo che il pubblico capisse i rischi di determinate patologie cardiovascolari attraverso una dimostrazione plastica e visiva – spiega Joanne Jervis, Managing Director e Head of Specialty Division di Daiichi Sankyo Italia –   Siamo consapevoli di quanto sia difficile convincere le persone, che siano sani o pazienti, a pendersi cura di sé attraverso la prevenzione e l’aderenza terapeutica, soprattutto nel caso delle patologie cardiovascolari che spesso sono asintomatiche o silenti e questo purtroppo altera la percezione del rischio, mentre basterebbero piccoli accorgimenti per evitare il peggio. Daiichi Sankyo da sempre si impegna nell’educazione alla prevenzione, perché siamo profondamente convinti che il nostro ruolo nel mantenimento della Salute vada ben oltre lo sviluppo di farmaci innovativi, la nostra ambizione è quella di migliorare la qualità della vita delle persone nella loro totalità, non solo dei pazienti”.

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