Advocacy e Associazioni 4 Dicembre 2024 12:52

Maculopatie: pazienti e medici chiedono di inserirle nel Piano Nazionale Cronicità

E' necessario accelerare il riconoscimento delle maculopatie come malattie croniche e inserirle nel Piano Nazionale Cronicità. Lo chiedono le associazioni dei pazienti, dei cittadini e i medici
Maculopatie: pazienti e medici chiedono di inserirle nel Piano Nazionale Cronicità

E’ necessario accelerare il riconoscimento delle maculopatie come malattie croniche e inserirle nel Piano Nazionale Cronicità per poter garantire il diritto a una gestione della malattia equa e appropriata su tutto il territorio nazionale. Lo hanno chiesto le associazioni dei pazienti, dei cittadini e dei medici in occasione dell’incontro che si è svolto oggi a Roma, sotto l’egida dell’Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Cura delle Malattie degli Occhi. Le malattie dell’occhio sono responsabili della riduzione della capacità visiva in seguito alla compromissione della macula – la parte centrale della retina – e costituiscono la prima causa di cecità nei Paesi industrializzati.

Le maculopatie colpiscono oltre 500mila pazienti

Le più diffuse sono la degenerazione maculare legata all’età (AMD), di cui la neovascolare o “umida” (nAMD) rappresenta la forma più avanzata, e l’edema maculare diabetico (DME), una delle complicanze del diabete. Si stima che i pazienti affetti da nAMD e DME in Italia siano più di 500.000 e che, entro il 2040, possano raddoppiare, complici l’invecchiamento della popolazione e l’incremento dei casi di diabete. Un recente studio ha quantificato in 60mila euro il costo complessivo dell’assistenza al paziente con AMD nell’arco della vita, dei quali circa il 67% è rappresentato da costi sociali.

Serve un’assistenza appropriata per i pazienti con maculopatie

“Da questo studio si evince come l’ottimizzazione del percorso di presa in carico del paziente, migliorerebbe l’aderenza terapeutica – sottolinea Teresio Avitabile, presidente della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche – e garantirebbe migliori outcome clinici, consentendo lai riduzione di oltre un terzo dei costi sostenuti dal sistema sanitario per paziente. Come società scientifica abbiamo un ruolo e una responsabilità nel creare solide basi di una assistenza appropriata e la stesura di raccomandazioni per lo sviluppo sostenibile dell’ecosistema salute che preveda una solida medicina EBM e una altrettanto solida formazione”.

Le malattie oculari sono in aumento per l’invecchiamento della popolazione

“Le malattie oculari sono una delle grandi sfide del prossimo futuro soprattutto se pensiamo all’invecchiamento della popolazione, all’aumento delle patologie croniche e a quelle correlate agli stili di vita quali il diabete”, afferma Matteo Rosso, presidente Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Cura delle Malattie Oculari. “Questo incontro rappresenta un importante momento di condivisione tra i diversi portatori di interessi utile non solo per comprendere i bisogni e le criticità – continua – ma anche per condividere proposte e soluzioni operative per migliorare la diagnosi e la gestione delle maculopatie. Un impegno che con l’Intergruppo Parlamentare portiamo avanti con determinazione, per garantire ai pazienti e ai loro caregiver percorsi di diagnosi e cura omogenei ed efficaci”.

I bisogni e le richieste dei pazienti, dei cittadini e dei medici

L’incontro è stata anche l’occasione per le associazioni di pazienti e i cittadini, Associazione Pazienti Malattie Oculari, Comitato Macula, Retina Italia ODV e Cittadinanzattiva di portare all’attenzione delle istituzioni 5 istanze, ricomprese in un position paper, che ha raccolto i bisogni non ancora soddisfatti dei pazienti: riconoscimento della cronicità, diagnosi precoce, ottimizzazione dei percorsi di cura, informazione e consapevolezza del paziente, formulando per ognuna di esse delle soluzioni con l’obiettivo di migliorare la loro presa in carico. “Solo lavorando insieme noi associazioni di pazienti, insieme a tutti gli stakeholder del sistema salute, clinici e istituzioni possiamo concretamente incidere sul cambiamento e far sì che i pazienti con maculopatia e i loro caregiver – ribadiscono Michele Allamprese (direttore generale APMO), Assia Andrao, (presidente di Retina Itala), Massimo Ligustro (Presidente di Comitato Macula) e Tiziana Nicoletti (responsabile CnAMC Cittadinanzattiva) – possano avere diagnosi precoce ed equità di accesso alle cure. Questi due obiettivi così importanti per migliorare la nostra qualità di vita, non possono prescindere dal riconoscimento e inserimento delle maculopatie nel Piano Nazionale Cronicità”.

L’impegno della politica per garantire l’equità di accesso a diagnosi e cure

“E’ necessario colmare i gap territoriali con strategie definite che tengano conto delle singole criticità regionali”, afferma Massimo Nicolò, assessore alla Sanità, socio sanitario e sociale della Regione Liguria. “Non possono esistere più Italie a seconda della posizione geografica, delle risorse disponibili e delle politiche locali. Di fronte alla salute – continua – tutti i cittadini devono avere le stesse possibilità di accesso, le migliori possibili, allo scopo di non generare disuguaglianze inaccettabili”. Il Sen. Giovanni Satta, presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Prevenzione e Cura delle Malattie Oculari”, conclude: “Le patologie della vista, e in modo particolare le maculopatie, hanno un impatto enorme sula qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie, con grandi implicazioni economiche e sociali. Per questo motivo la politica deve impegnarsi per prestare la massima attenzione e lavorare affinché siano garantite ai pazienti tutte le azioni necessarie a migliorare la loro tutela, l’accesso all’informazione, la tempestività della diagnosi e l’efficacia della presa in carico”.

 

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