Quando si tratta di malattie tropicali, fa presto a diffondersi il panico, ancor prima della malattia stessa. Recentissimo, il caso di una bambina di quattro anni morta a causa della malaria, poi i casi di febbre da Chikungunya in Lazio. Nonostante le rassicurazioni da parte delle istituzioni locali e sanitarie sul controllo dei focolai, basta […]
Quando si tratta di malattie tropicali, fa presto a diffondersi il panico, ancor prima della malattia stessa. Recentissimo, il caso di una bambina di quattro anni morta a causa della malaria, poi i casi di febbre da Chikungunya in Lazio. Nonostante le rassicurazioni da parte delle istituzioni locali e sanitarie sul controllo dei focolai, basta la puntura di una zanzara a far venire il panico ai più ansiosi.
Cerchiamo, dunque, di fare un po’ di chiarezza.
Che cos’è la malaria?
La malaria è una malattia infettiva il cui agente eziologico è il parassita, nello specifico un protozoo del genere Plasmodium.
Il contagio si verifica attraverso la puntura di una zanzara femmina del genere Anopheles. Se la zanzara punge una persona già infetta, con la suzione del sangue preleva i microscopici plasmodi. Il parassita migra nella saliva dell’insetto e, dopo circa una settimana, i plasmodi sono maturi e pronti per essere trasmessi a un soggetto sano del cui sangue la zanzara andrà a cibarsi. La malaria non viene trasmessa sessualmente né da persona a persona attraverso contatti di vario genere.
La malaria è diffusa, in special modo, nelle zone calde e tropicali del mondo e, sebbene più raramente, si verificano casi nelle zone a clima temperato. La malattia è praticamente assente nei Paesi occidentali.
Nelle zone in cui la malaria è endemica, rappresenta una delle principali cause di morte. Viaggiare in aree tropicali in via di sviluppo comporta un concreto rischio di contagio attraverso la puntura di una zanzara.
Plasmodium falciparum, Plasmodium vivax, Plasmodium ovale, Plasmodium malariae, sono le quattro specie più frequenti, appartenenti al genere Plasmodium, che possono causare ben quattro forme diverse di malaria, la più pericolosa è quella diffusa nell’Africa sub-sahariana, causata dal Plasmodium falciparum.
I sintomi tipici del disturbo includono:
– Brividi
– Sintomi influenzali
– Febbre
– Vomito
– Diarrea
– Ittero
La malaria viene diagnostica attraverso un esame del sangue.
Nonostante la malattia abbia un alto potenziale letale, le terapie disponibili sono efficaci e specifiche per le diverse forme. La prevenzione della malaria va effettuata soprattutto da persone che si recano in viaggio nelle zone endemiche. È consigliato l’utilizzo di antiparassitari, magliette a manica lunga e pantaloni per non lasciare braccia e gambe scoperte. Altri sistemi di prevenzione riguardano la distruzione dei vettori, ossia delle zanzare responsabili del contagio.
Che cos’è la febbre emorragica dengue?
La febbre dengue, conosciuta anche come febbre emorragica dengue, tipica dei Paesi tropicali e subtropicali, colpisce ogni anno circa 390 milioni di persone in tutto il mondo. L’agente eziologico della febbre dengue è un virus (quattro virus molto simili: Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) e viene trasmesso agli esseri umani dalle punture di zanzare femmine infette, del genere Aedes aegypti, che pungendo una persona infetta, trasmettono poi la malattia ad altri soggetti. Non viene trasmessa per contatto diretto tra esseri umani. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e veicolarlo.
Solitamente non è fatale, tuttavia i sintomi sono molto gravi e includono:
– Febbre alta
– Cefalea intensa
– Dolore agli occhi
– Dolori articolari
– Rush cutanei
– Leucopenia (riduzione dei globuli bianchi)
– Febbre emorragica
Che cos’è la Chikungunya (CHIK)?
Il Chikungunya è un virus, il contagio avviene tramite una zanzara femmina infetta appartenente al genere Aedes. In Italia, la specie che causa il contagio Aedes albopictus, nota come zanzara tigre, è presente in quasi tutto il territorio nazionale. La zanzara tigre è diventata il vettore perfetto per il virus. La malattia, tipica delle zone tropicali, è potenzialmente diffusibile in aree del Mediterraneo.
I sintomi comprendono:
– Febbre
– Cefalea
– Nausea
– Astenia
– Rush cutaneo
– Dolori articolari
Chikungunya, in lingua makonde, significa “ciò che contorce” e si riferisce proprio alla posizione rannicchiata assunta da chi è affetto dalla malattia a causa dei forti dolori articolari.
Il virus si trova in circolo per circa 5 giorni dopo l’esordio della sintomatologia. Proprio in questo periodo, se una zanzara tigre punge un individuo infetto, assume le particelle virali che trasferirà alla persona che pungerà successivamente.
La trasmissione del virus non avviene per contatto diretto da persona a persona, ma, come già detto, i vettori sono le zanzare che, pungendo, contagiano.
La diagnosi della febbre Chikungunya avviene attraverso l’isolamento del virus nel sangue, durante i primi giorni d’infezione. Durante la prima settimana dopo l’inizio dei sintomi, è possibile effettuare una coltura virale o l’amplificazione degli acidi nucleici su siero.
Attualmente, non sono disponibili farmaci efficaci né un vaccino specifico. La malattia si risolve con esito benigno quasi sempre.
Quali sono le differenze tra malaria, Dengue e Chikungunya?
Il vettore della malaria è una zanzara del genere Anopheles, mentre il vettore della Chikungunya è una zanzara del genere Aedes così come per la Dengue, sebbene appartenenti a specie Aedes diverse.
Per la malaria esiste una terapia specifica, mentre per la chikungunya e dengue non esiste né terapia né vaccino.
La malaria è causata dal Plasmodium che è un protozoo, ovvero un parassita unicellulare; la febbre chikungunya è causata da un virus, precisamente dal Chikungunya virus del genere degli Alphavirus. Anche la dengue è causata da un virus.
Mentre i protozoi sono parassiti unicellulari, quindi costituiti da una singola cellula capace di svolgere tutte le attività necessarie alla sua stessa sopravvivenza, i virus non hanno struttura cellulare, sono particelle che non hanno autonomia, ma per riprodursi necessitano dell’apparato biosintetico di una cellula ospite.
Dunque, queste malattie infettive, che hanno come vettore una zanzara ma appartenente a generi diversi, sono causate da parassiti completamente diversi per morfologia, conformazione strutturale, strategie evolutive e modalità di diffusione.
Le infezioni contratte in Italia tra casi di malaria e di febbre chikungunya hanno messo in allarme. Per quanto riguarda la malaria, si ritiene sia avvenuta un’infezione “da bagaglio”, una trasmessa da zanzare indigene, di tre non sono state identificate le fonti di infezione e, pertanto, sono state definite criptiche; due sono state accidentalmente acquisite tramite contaminazione ospedaliera che tuttavia è una forma di contagio estremamente rara.
Infine, per quanto concerne i casi di infezione del virus chikugunya, sono state prese misure preventive, come spiegato dalla Regione Lazio, nella seguente nota: “in aree dove si segnalano casi autoctoni singoli o focolai epidemici autoctoni (2 o più casi) scattano le misure di disinfestazione previste dal Piano nazionale di Sorveglianza 2017 del ministero della Salute ovvero trattamenti su suolo pubblico e privato, trattamenti adulticidi con prodotti abbattenti, trattamenti dei focolai larvali, replica di tutti gli interventi in caso di pioggia e ripetizione dell’intero ciclo dopo la prima settimana”.