Al via la campagna “60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme”. Lo spot si apre con Arbore che sfoglia un album dei ricordi prima della comparsa dei tre sostenitori protagonisti in visita al Centro nazionale di Osimo, sede principale dell’ente
Oltre 1.200 utenti seguiti, numero triplicato in 20 anni, attraverso una presenza in ben 11 regioni italiane con Centri residenziali, Centri diurni, servizi e sedi territoriali. La Fondazione Lega del filo d’Oro Ets, punto punto di riferimento in Italia per adulti e bambini con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale, compie 60 anni. “I nostri risultati rappresentano una tappa, seppur lunga, perché i bisogni per il futuro sono tanti”, afferma il presidente Rossano Bartoli, in occasione del lancio della campagna “60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme” presso il Teatro Abarico di Roma. “Nei prossimi anni è prevista una nostra presenza anche in Calabria, in Sardegna, nel Lazio, e oltre: moltissime famiglie chiedono di essere aiutate”. Presenti all’evento anche Renzo Arbore e Neri Marcorè, testimonial della Lega rispettivamente dal 1989 e dal 2024.
Lo spot della campagna si apre proprio con Arbore che sfoglia un album dei ricordi prima della comparsa dei tre sostenitori protagonisti in visita al Centro nazionale di Osimo, sede principale dell’ente. Una missione resa più viva dall’emozionata testimonianza, nel corso della presentazione, di Paola, mamma di Nicola, bimbo di 6 anni con gravi disabilità motorie e visive: “Quando siamo entrati in contatto con la fondazione abbiamo capito cosa vuol dire trovare potenzialità in bambini per cui non si vedrebbe un futuro. Attraverso il percorso di terapia oggi Nicola sa riconoscere le forme e ha sviluppato il suo residuo visivo. Filo d’oro crede in tutti i bambini”. A sottolinearlo anche lo stesso Bartoli, che spiega come la fondazione “non si concentra su ciò che i bambini non possono fare, ma su quello che possono fare”. Può farlo grazie ai propri sostenitori, che coprono l’85% delle spese e il cui contributo nel 2023 è aumentato del 24% rispetto all’anno prima. A marzo ha presentato alla Camera il Manifesto delle persone sordocieche per chiedere un maggior impegno nel riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche: “Le istituzioni prendano coscienza dei bisogni di queste persone e diano risposte”, conclude il presidente. “Ci stiamo impegnando per una maggiore coerenza dei servizi in Italia, in cui persistono ancora differenze territoriali”.
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