Advocacy e Associazioni 21 Marzo 2024 12:41

#THEBIGB, uno spettacolo a cielo aperto per parlare del linfoma a grandi cellule B

Una ballerina vestita di bianco, con una coreografia studiata appositamente per la campagna, all’interno di una grande bolla galleggiante sul Naviglio, ha messo in scena ”i movimenti” di una grande cellula B

#THEBIGB, uno spettacolo a cielo aperto per parlare del linfoma a grandi cellule B

Al via la campagna di informazione diretta al grande pubblico sul Linfoma a grandi cellule B (DLBCL), il linfoma più frequente della famiglia dei linfomi non Hodgkin, firmata da Sobi, azienda farmaceutica svedese dedicata alle malattie rare, con il patrocinio delle associazioni La Lampada di Aladino ETS e l’Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma (AIL).

Per sensibilizzare l’opinione pubblica, il 21 marzo sono andate in scena quattro spettacolari performance in acqua, sul Naviglio, nel cuore di Milano, ciascuna della durata di circa 15 minuti.

Metaforicamente si è messa in scena una grande cellula B. Le cellule B, dette anche linfociti B, sono un particolare tipo di cellule presenti nel nostro sistema immunitario. Quando crescono in modo incontrollato causano il linfoma diffuso a grandi cellule B, una forma di tumore che colpisce il sangue.

Una ballerina vestita di bianco, con una coreografia studiata appositamente per la campagna, all’interno di una grande bolla galleggiante sul Naviglio, ha animato ”i movimenti” di una grande cellula B. Per l’occasione l’acqua del Naviglio, nei pressi della performance, è stata – grazie a un gioco di luci – colorata di rosso in modo da ricondurre lo spettatore alla metafora della cellula B presente nel sangue.

”Oggi lanciamo la nostra prima campagna di sensibilizzazione sul linfoma a grandi cellule B, con questo evento, #THEBIGB, che vuole richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul DLBCL– ha dichiarato Annalisa Adani, Vice President e General Manager Italia, Grecia, Malta e Cipro di Sobi – Oltre all’impegno sul piano clinico – è di questi giorni l’approvazione di una nostra nuova opzione terapeutica per questo tipo di linfoma -, in Sobi portiamo avanti diversi progetti che rispondono a bisogni insoddisfatti delle persone con malattie ematologiche anche rare con l’obiettivo di favorire una maggiore inclusione e creare awareness su queste patologie così poco conosciute. È importante per noi il patrocinio di La Lampada di Aladino ETS e l’Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma (AIL): le associazioni dei pazienti, i clinici e le istituzioni sono partner fondamentali di un percorso di inclusione e di accelerazione di accesso alle cure”.

“Come medico professionista, comprendo l’importanza della diagnosi e del trattamento precoce quando si tratta di DLBCL – ha quindi affermato Roberto Cairoli, Direttore della Struttura Complessa di Ematologia dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano – Questa iniziativa è un’opportunità per rendere sensibile il pubblico su questa malattia e sui suoi sintomi, e condividere anche un messaggio di positiva speranza, poiché grazie ai progressi che si stanno facendo in ambito clinico  oggi sempre più persone hanno la possibilità di guarire da questa malattia”.

“L’innovazione terapeutica sta aprendo nuove prospettive nella cura del DLBCL, inimmaginabili fino a pochi anni fa – ha infine sottolineato Davide Petruzzelli, Presidente dell’Associazione La Lampada di Aladino ETS – I benefici tangibili derivanti dalla ricerca vanno ora coniugati con una altrettanto innovativa presa in carico dei malati, che tenga conto di tutte le dimensioni riconducibili alla qualità della vita, non solo quelle strettamente cliniche. Un evento come quello odierno punta a sensibilizzare e informare, sappiamo bene come da qui si debba partire per creare quella consapevolezza che, quando sei paziente, diventa una determinante di qualità dell’intero percorso di cura”.

IL LINFOMA A GRANDI CELLULE B

Linfoma a grandi cellule B (DLBCL) è il linfoma più frequente della famiglia dei linfomi non Hodgkin ed è un tipo di tumore del sangue in rapida crescita.

Le cellule B, dette anche linfociti B, sono un particolare tipo di cellule presenti nel nostro sistema immunitario. Quando crescono in modo incontrollato causano il linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL, dall’inglese “diffuse large B-cell Lymphoma”). In Italia, ogni anno, più di 4.000 persone ricevono una diagnosi di DLBCL; si stima infatti un’incidenza di 7 persone ogni 100.000.

Solitamente è caratterizzato da segni e sintomi tipici: il più frequente è l’ingrossamento di un linfonodo superficiale in modo rapido e improvviso (esempio a livello ascellare, inguinale, laterocervicale). Può inoltre comparire una sensazione di pesantezza, dolore o fastidio all’addome che può essere dovuta all’ingrossamento della milza che diventa palpabile alla visita medica. Nei casi più gravi vi possono essere sintomi che fanno sospettare una localizzazione del Sistema Nervoso Centrale della malattia  (cefalea intensa, deficit neurologici e crisi epilettiche), sintomi-segni di occlusione intestinale e comparsa di edemi periferici dovuti alla compressione estrinseca di vasi venosi.

Si ritiene che alcuni fattori di rischio aumentino le probabilità che si sviluppi il DLBCL come le condizioni che colpiscono il sistema immunitario (principalmente l’HIV, il virus dell’immunodeficienza umana).

La possibilità di sopravvivenza (prognosi) in caso di DLBCL dipende dallo stadio della malattia, dall’età e dallo stato di salute generale di chi ne è affetto. Se il paziente è avviato tempestivamente a una prima linea di terapia, la sopravvivenza dopo 5 anni è almeno del 60-70%.

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