One Health 12 Aprile 2024 10:13

Infertilità e ambiente, un giovane (sano) su due che vive in aree inquinate ha lo spermiogramma alterato e ‘contaminato’

Presentati i risultati di uno studio sistematico di biomonitoraggio umano sulla qualità del seme di giovanissimi sani, condotto tra il 2015 e il 2024 nell’ambito del Progetto di Ricerca EcoFoodFertility. Le proposte dei ricercatori per invertire la rotta in cinque mosse

Infertilità e ambiente, un giovane (sano) su due che vive in aree inquinate ha lo spermiogramma alterato e ‘contaminato’

Hanno tra i 18 e i 22 anni, non fumano, non sono bevitori abituali ed il loro indice di massa corporea è perfettamente nella norma. Eppure, in quasi la metà dei casi, precisamente il 45%, il loro apparato riproduttivo non è in salute: presenta almeno un parametro alterato nello spermiogramma. Ma non è tutto. Ciò che preoccupa maggiormente gli scienziati sono le alterazioni biomolecolari riscontrate a carico degli spermatozoi, ovvero anomalie dei sistemi antiossidanti, proteomici, epigenetici e genetici. I dati sono emersi da uno studio sistematico di biomonitoraggio umano sulla qualità del seme di giovanissimi sani molto selezionati, condotto tra il 2015 e il 2024 (bibliografia degli studi condotti in calce*), nell’ambito del Progetto di Ricerca EcoFoodFertility, ideato e coordinato dal Dottore Luigi Montano, UroAndrologo dell’ASL Salerno, nonché Past President della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU).

L’inquinamento altera le capacità riproduttive maschili

Ma se i giovani presi in esame sono in perfetta salute, quali sono le possibili cause delle anomalie riscontrate a carico dell’apparato riproduttivo? “L’inquinamento ambientale – risponde il primo firmatario della ricerca, Luigi Montano, in un’intervista a Sanità Informazione -. Lo studio, infatti, ha preso in esame uomini dai 18 ai 22 anni che seguivano stili di vita sani e perfettamente in salute, ma che vivono in aree in cui la presenza di inquinanti ambientali è conclamata”. I giovani reclutati vivono tra la Terra dei Fuochi, Brescia, la Valle del Sacco, Modena, Vicenza e Taranto e nel loro liquidi seminale è stata rilevata la presenza di diversi contaminanti: metalli pesanti, policlorobifenili, PFAS e composti volatile organici, tutti noti per essere inquinanti ambientali con effetti altamente nocivi per la salute umana. “Per avere un’ulteriore prova dell’attendibilità dei nostri dati – aggiunge Montano – abbiamo confrontato questi risultati con quelli ottenuti esaminando giovani della stessa età, con le medesime condizioni di salute, ma che vivevano in una zona in cui i tassi di inquinamento registrati sono decisamente più bassi: la Valle del Sele, in provincia di Salerno. Ebbene, tra questi individui sono state rilevate alterazioni dei rischi riproduttivi molto meno significative”, sottolinea il ricercatore.

 

Rischio denatalità

Questo studio mostra, dunque, come la salute riproduttiva maschile possa essere considerata una spia attendibile di danno ambientale ai sistemi biologici dell’intero organismo. “Emerge sempre più chiaramente il nesso esistente tra l’inquinamento ambientale e la salute riproduttiva maschile, ma anche femminile. Ciò contribuisce a peggiorare pure il problema della denatalità nel nostro Paese – spiega Giuseppina Picconeri, ginecologa, membro del direttivo nazionale SIRU e referente del progetto di Tutela della salute riproduttiva nelle scuole -. Si rende quindi improcrastinabile l’intervento combinato ed interconnesso tra operatori sanitari, società civile ed istituzioni per promuovere la prevenzione e la tutela della salute riproduttiva dei ragazzi con progetti mirati, sia nelle scuole primarie che secondarie, dove i professionisti possano coinvolgere direttamente gli studenti nel percorso di consapevolezza. Studi scientifici, infatti, hanno mostrato come sia possibile ottenere un primo miglioramento delle caratteristiche del liquido seminale seguendo un’alimentazione controllata, che veda protagonista la dieta mediterranea a base di alimenti bio”.

Gli uomini hanno sempre meno spermatozoi

Già qualche anno fa, una ricerca pubblicata su Lancet aveva preannunciato un dimezzamento della popolazione mondiale, in particolare nei Paesi occidentali, Italia compresa, entro il 2100. “Queste proiezioni demografiche – commenta il dottor Montano – potrebbero essere anche anticipate se continua a scendere ulteriormente la conta spermatica. A tal proposito, ricordiamo anche l’ultima metanalisi pubblicata nel 2023 su Human Reproduction (figura 1) che indica un calo globale del 62.3% della conta totale degli spermatozoi dal 1973 al 2018. Peraltro, la perdita di spermatozooi per anno, se dal 1972 al 2000 è stata di 1.16, dal 2000 al 2018 è arrivata a 2.64, quindi raddoppiata. Senza considerare ancora che, negli ultimi tre decenni, i Paesi che hanno subito i più forti depauperamenti ambientali come Cina, India, Centro-Africa ed alcune aree del Sud America, che oggi soni i luoghi, più inquinati al mondo, stanno registrando cali notevoli proprio nella capacità riproduttiva in particolare maschile”, evidenzia Montano.

figura 1

 

Le proposte dei ricercatori di EcoFoodFertility, il cambiamento in cinque mosse

Dai risultati dello studio, presentato presso la Camera dei Deputati nel corso del convegno “L’impatto ambientale sulla fertlità maschile in Italia. Quali rischi, quali rimedi”, organizzato dall’Associazione AltrItalia Ambiente ed EcoFoodFertility, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, sono emerse delle proposte che i rappresentati del mondo scientifico hanno posto all’attenzione delle Istituzioni. I consigli dei promotori del Progetto di Ricerca EcoFoodFertility possono essere sintetizzati in cinque specifiche azioni. Innanzitutto, una visita andrologia a tutti i 18enni d’Italia con il supporto dei Medici di Medicina Generale, simile a quella prevista negli anni passati per l’accesso al servizio di leva militare. Ancora, sottoporre questi stessi giovani ad uno spermiogramma gratuito. Successivamente, far confluire i dati emersi dalle visite andrologiche e dagli esami del liquido seminale in un Registro nazionale sulla fertilità maschile. Altrettanto necessario per gli esperti è l’abbassamento dell’età degli screening per malattie tumorali, almeno nelle aree a più alta incidenza per patologie oncologiche (come quelle maggiormente inquinate, ndr). E, infine, un grande patto fra scuola e sanità per educare alla salute ambientale e riproduttiva e per diffondere una vera cultura della prevenzione. “Quest’ultima – ribadisce Montano – appare fondamentale soprattutto nelle scuole, per aumentare la consapevolezza fin da giovanissimi sull’importanza degli stili di vita sani e sui rischi ambientali, a tutela della salute riproduttiva. Quest’ultima si traduce in una tutela della salute in generale, degli adulti e della progenie, considerando – conclude il ricercatore – gli effetti transgenerazionali degli ‘insulti’ chimici e fisici e dei cattivi stili di vita sui gameti”.

 

*Bibliografia dei principali studi condotti dal 2015 al 2024

  1.  Human semen as an early, sensitive biomarker of environmental exposure of healthy men living in highly polluted areas: a pilot biomonitoring study of trace elements in blood and semen and relationship with sperm quality and RedOx status. Paolo Bergamo, Maria Grazia Volpe, Stefano Lorenzetti, Alberto Mantovani Tiziana Notari, Ennio Cocca, Stefano Cerullo, Michele Di Stasio, Pellegrino Cerino and Luigi Montano*. Reproductive Toxicology.2016. 66:1-9.
  2. Effects of highly polluted environment on sperm telomere length: a pilot study. Cecilia Vecoli, Luigi Montano, Andrea Borghini,  Tiziana Notari,Antonino Guglielmino, Antonella Mercuri,  Stefano Turchi, Maria Grazia Andreassi. Int. J. Mol. Sci. 2017, 18, 1703; doi:10.3390/ijms18081703  
  3. Sperm DNA fragmentation: an early and reliable marker of air pollution. Liana Bosco, Tiziana Notari, Giovanni Ruvolo, Maria C. Roccheri, Chiara Martino, Rosanna Chiappetta, Domenico Carone, Giosuè Lo Bosce, Laura Carrillo, Salvatore Raimondo, Antonino Guglielmino, Luigi Montano*.Environ Toxicol Pharmacol. 2018 Mar;58:243-249. doi: 10.1016/j.etap.2018.02.001  Epub 2018 Feb 7
  4. The role of human semen as an early and reliable tool of environmental impact assessment on human health. Luigi Montano, Paolo Bergamo, Maria Grazia Andreassi, Stefano Lorenzetti. Full Chapter in Final Book Title & ISBN: Spermatozoa – Facts and Perspectives, ” 978-1-78923-171-7. InTechOpen June 13th 2018 http://dx.doi.org/10.5772/intechopen.73231 
  5.  Human semen: Excellent bioaccumulator of volatile Organic compounds (VOCs). (EcoFoodFertility project). L. Montano, V. Longo, A. Forleo, S. Pappalardo, A. Ferramosca, P. Siciliano, S. Capone. European Urology Supplements, Volume 18, Issue 9, e3334 October 2019Volume 18, Issue 9, Page e3334 DOI: https://doi.org/10.1016/S1569-9056(19)33779-0
  6.  Double Approach to Study VOC Composition in Biofluids of Young Men Living in the “Land of Fires” in Campania Region. V. Longo, A. Forleo, A. Ferramosca, P.Siciliano, S.Capone, S. Pappalardo, L. Montano. February 2020. Lecture Notes in Electrical Engineering 629:103-109 DOI: 10.1007/978-3-030-37558-4_16  
  7. Discovery of the Involvement in DNA Oxidative Damage of Human Sperm Nuclear Basic Proteins of Healthy Young Men Living in Polluted Areas. G. Lettieri, G. D’Agostino, E. Mele, C. Cardito, R. Esposito, A. Cimmino, A. Giarra, M. Trifuoggi, S. Raimondo, T. Notari, F. Febbraio*, L. Montano*, M. Piscopo*. Int J Mol Sci . 2020 Jun 12;21(12):E4198.  doi: 10.3390/ijms21124198  
  8.  Reproductive biomarkers as early indicators for assessing environmental health risk. L.Montano, in Marfe,G., and Di Stefano C. Toxic Waste Management and Health Risk, BenthamScience Publishers eBook eISBN 978-981-14-5474-5 (2020) Doi: 10.2174/97898114547451200101  https.//www.eurekaselect.com/185279/chapter
  9. Molecular Alterations in Spermatozoa of a Family Case Living in the Land of Fires—A First Look at Possible Transgenerational Effects of Pollutants.  Gennaro Lettieri, Federica Marra, Claudia Moriello, Marina Prisco, Tiziana Notari, Marco Trifuoggi, Antonella Giarra, Liana Bosco, Luigi Montano*, Marina Piscopo*.  Int. J. Mol. Sci. 2020, Volume 21, Issue 18, 6710.
  10.  Effects of a lifestyle change intervention on semen quality in healthy young men living in highly polluted areas in Italy: the FASt randomized controlled trial. (2021). Montano L*,  Ceretti E, Donato F, Bergamo P, Zani C, Viola GCV, Notari T, Pappalardo S, Zani D, Ubaldi S, Bollati V, Consales C, Leter G, Trifuoggi M, Amoresano A, Lorenzetti S. Eur Urol Focus 2021 Feb 10;S2405-4569(21)00041-9. doi: 10.1016/j.euf.2021.01.017.  
  11.  Blood, urine and semen Volatile Organic Compound (VOC) pattern analysis for assessing health environmental impact in highly polluted areas. Longo V,Forleo Ferramosca A, Notari T, Pappalardo S, Siciliano P, Capone S, Montano L. Environmental Pollution,  Available online 24 May 2021, 117410 https://doi.org/10.1016/j.envpol.2021.117410
  12. A novel human biomonitoring study by semiconductor gas sensors in Exposomics: investigation of health risk in contaminated sites. Longa V.,  Forleo A., Radognaa AV, Siciliano P., Notari T.,Pappalardo S., Piscopog M., Montano L., Capone S. Environmental Pollution Volume 304, 1 July 2022, 119119. https://doi.org/10.1016/j.envpol.2022.119119.
  13. Molecular Alterations and Severe Abnormalities in Spermatozoa of Young Men Living in the “Valley of Sacco River” (Latium, Italy): A Preliminary Study. Perrone P, Lettieri G, Marinaro C, Longo V, Capone S, Forleo A, Pappalardo S, Montano L*, Piscopo M. Int J Environ Res Public Health. 2022 Sep 3;19(17):11023. doi: 10.3390/ijerph191711023. 
  14. Comparison between Macro and Trace Element Concentrations in Human Semen and Blood Serum in Highly Polluted Areas in Italy. Nunzio AD, Giarra A, Toscanesi M, Amoresano A, Piscopo M, Ceretti E, Zani C, Lorenzetti S, Trifuoggi M, Montano L*. Int J Environ Res Public Health. 2022 Sep 15;19(18):11635. doi: 10.3390/ijerph191811635 . ù
  15.  First Evidence of Microplastics in Human Urine, a Preliminary Study of Intake in the Human Body. Concetta Pironti C, Notarstefano V, Ricciardi M, Motta O*, Giorgini E, and Montano L*. Toxics 2023, 11, 40. https://doi.org/10.3390/toxics11010040 
  16.  Semen Analysis in “Urology-Naïve” Patients: A Chance of Uroandrological Screening in Young Males. Puliatti S. Toso, S, Ticonosco M, Rabtio S, Signinolfi MC, Ferrari R, Rocchita V, Santi D, Trenti T, Navarra M, Ferretti S, Montano L*, Micali S. Journal of Clinical Medicine 12(11):3803 June 2023 DOI: 10.3390/jcm12113803
  17. Raman Microspectroscopy evidence of microplastics in human semen. Montano L*, Giorgini E,  Notarstefano V , NotarTi, Ricciardi M , Piscopo M, Motta O Sci Total Environ 2023 Jul 31;901:165922. doi: 10.1016/j.scitotenv.2023.165922 
  18.  Polychlorinated Biphenyls and Semen Quality in Healthy Young Men Living in a Contaminated Area. Living in a Contaminated Area. Donato F, Rota M, Ceretti E,  Viola GCV, Marullo M, Zani D, Amoresano A, Fontanarosa C,  Spinelli M, Lorenzetti S and Montano L*.Toxics 2024, 12(1), 6; https://doi.org/10.3390/toxics12010006
  19. Small noncoding RNAs and sperm nuclear basic proteins reflect the environmental impact on germ cells. Giulio Ferrero; Rosaria Festa; Laura Follia; Gennaro Lettieri; SoniaTarallo; Tiziana Notari; Antonella Giarra; Carmela Marinaro; BarbaraPardini; Alessandra Marano; Giulia Piaggeschi; Carla Di Battista; MarcoTrifuoggi; Marina Piscopo*; Luigi Montano*; Alessio Naccarati. Molecular Medicine (2024) Jan 20;30(1):12. doi: 10.1186/s10020-023-00776-6 

 

 

 

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