One Health 17 Maggio 2022 10:56

L’allarme dello scienziato: il cambiamento climatico fa ammalare i bambini

Lo scienziato svedese Tobias Alfvén ha parlato chiaro al Festival della Scienza Medicina 2022: le conseguenze dei cambiamenti climatici impatteranno sulle future generazioni rendendole più vulnerabili alle malattie, e lo stanno già facendo

L’allarme dello scienziato: il cambiamento climatico fa ammalare i bambini

È ufficiale: la salute delle future generazioni dovrà fare i conti con gli effetti dannosi del cambiamento climatico, specie quella dei soggetti più deboli come i bambini. Lo ha spiegato Tobias Alfvén, ricercatore senior nel Dipartimento di Salute Pubblica Globale del Karolinska Institutet al Festival della Scienza Medica 2022, a Bologna.

Il cambiamento climatico può avere effetti dannosi, diretti o indiretti, sulla salute e sul benessere degli individui, in particolar modo dei soggetti più deboli ovvero anziani e bambini. Le generazioni presenti e future di bambini fanno i conti e continueranno a farli con un carico di malattie effetto del cambiamento climatico.

Cosa sta succedendo al clima

«Gli impatti attuali e i rischi futuri dei cambiamenti causati dalle attività umane superano di gran lunga quelli di qualsiasi altra forza che ha trasformato l’ambiente terrestre nella storia recente – ha avvertito -. A partire dall’industrializzazione ad oggi si è registrato un aumento progressivo delle temperature: le proiezioni suggeriscono un aumento di 2°C o più nella temperatura media globale entro la fine di questo secolo, portando a cambiamenti cruciali nella geosfera, nella biosfera, nella criosfera, nell’idrosfera e nell’atmosfera della Terra, con gravi implicazioni per la salute umana e planetaria. In effetti, il cambiamento climatico influenzerà la salute dei bambini nati oggi per tutta la loro vita».

Il gas serra ha cambiato radicalmente il sistema terrestre e le sue emissioni si manifestano con un innalzamento delle temperature, un incremento dei volumi e della frequenza delle precipitazioni, l’aumento del livello del mare e della temuta insorgenza di eventi meteorologici estremi. A tutto ciò si somma l’aumento dell’inquinamento che influisce direttamente sull’aumento di malattie nei bambini e un maggiore rischio di mortalità.

Tuteliamo il tuo diritto a respirare Aria Pulita: unisciti a noi!

Scopri se i Comuni in cui hai vissuto dal 2008 al 2018 hanno rispettato i parametri europei sull’inquinamento dell’aria. Compila il Questionario: bastano pochi minuti!

Cambiamento climatico, cosa stanno subendo i bambini

Nel mondo si contano:

  • 820 milioni di bambini esposti a ondate di calore;
  • 400 milioni ai cicloni;
  • 330 milioni alle inondazioni;
  • 2 miliardi all’inquinamento atmosferico.

«I bambini – spiega il prof. Tobias Alfvén – così come gli anziani, sono particolarmente esposti a fluttuazioni improvvise di temperatura, causa di colpi di calore, squilibrio elettrolitico, malattie associate ai reni, dissenteria (soprattutto nei paesi dell’Africa Subsahariana) e malattie respiratorie (conseguenza anche dell’aumento dell’inquinamento atmosferico) e infettive, ma anche di un aumento di infortuni non intenzionali che si verificano durante le ondate di calore».

Più precipitazioni e più problemi respiratori

L’aumento delle precipitazioni, sia nei livelli che nella frequenza, è connesso a traumi da inondazioni diretti, come lesioni e annegamenti, o indiretti come infezioni malariche o problemi respiratori. Il suo contrario, la siccità e l’aumento della temperatura, portano invece a disagi respiratori, infezioni, disagi nella salute mentale e denutrizione dovuta alle conseguenze della siccità. I cambiamenti climatici estremi, secondo una serie di studi, portano a nascite premature e a feti con deficit di crescita.

«La ricerca – ha concluso l’esperto – ci mostra che il cambiamento climatico può agire in vari modi per influenzare la salute dei bambini. Occorrono ulteriori studi per approfondire la correlazione esistente tra gli effetti del cambiamento climatico e la salute della popolazione, soprattutto in età infantile, e quali sono i costi e i benefici della mitigazione dell’adattamento. I nostri figli vivranno in un mondo in cui l’aumento della temperatura sarà di 2,5° C se non facciamo niente, i nostri nipoti subiranno più di 4° C di aumento medio. Dobbiamo intervenire con azioni trasformative immediate. Solo così i nostri bambini potranno godere dei benefici del nostro intervento per contenere gli effetti del cambiamento climatico».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Virus respiratorio sinciziale, con anticorpo monoclonale alla nascita -70% di ricoveri
La somministrazione alla nascita di un farmaco contenente anticorpi contro il virus respiratorio sinciziale ha ridotto di circa il 70% i ricoveri nei bambini con meno di 6 mesi, in Lussemburgo, dove è stato introdotto questo programma di immunizzazione. Questi sono i dati che emergono da un'analisi coordinata dal ministero della Salute lussemburghese, i cui risultati sono stati pubblicati su Eurosurveillance
Inquinamento: l’Emilia Romagna investe 154 milioni nel prossimo Piano dell’Aria
Malgrado le osservazioni critiche dell'opposizione, disco verde della commissione Politiche per la Salute dell'Emilia-Romagna al prossimo Piano dell'Aria (Pair 2030) proposto dalla giunta regionale per ridurre gli effetti dell'inquinamento
di V.A.
Clima pazzo e inquinamento aumentano il rischio di maculopatie senili
La crisi climatica e l’inquinamento atmosferico ad essa legato rappresentano un’urgenza anche per la salute dei nostri occhi,  che va ben oltre quella finora considerata di congiuntiviti e occhio secco. Uno studio canadese, il più ampio mai realizzato, pubblicato il mese scorso su Ophthalmic Epidemiology e condotto su 1,7 milioni di americani over 65, ha evidenziato una correlazione significativa tra maggiore probabilità di gravi problemi alla vista e temperature più elevate
di V.A.
Il traffico aumenta la pressione sanguigna, un effetto che dura fino a 24 ore
Uno studio dell'Università di Washington, pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, ha rilevato che l'aria non filtrata proveniente dal traffico delle ore di punta aumenta significativamente la pressione sanguigna dei passeggeri, sia mentre si trovano in automobile che fino a ben 24 ore dopo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...