La libera fruizione delle conoscenze sulle malattie oncologiche ha determinato una diffusa consapevolezza in tema di diagnosi e trattamento dei tumori ed ha, nel contempo, reso edotti cittadini e pazienti del distress psicosociale conseguente ad essi. Questi fenomeni massificati hanno anche rimodulato aspetti della relazione medico-paziente, divenuta, sempre più di frequente, dialettica o finanche conflittuale. Il campo di studio e intervento della psico-oncologia si è, dunque, ampliato e ridefinito nel presente e prefigura una nuova versione professionale e identitaria della psico-oncologo per il futuro. Da tali considerazioni, discende l’impianto scientifico del congresso, mirato a dare voce alla varietà di impostazioni dottrinarie nonché alle applicazioni cliniche della psico-oncologia italiana che possano indicare linee programmatiche per la psico-oncologia del futuro. Gli ospiti della tavola rotonda inaugurale proveranno a delimitare il campo teorico-clinico delle relazioni successive. Esse verteranno su aspetti storici e operativi inerenti il rapporto con le discipline affini, l’esperienza del dolore, i trattamenti psicologici, la vita quotidiana dei pazienti e dei survivors, la identità dello psico-oncologo ed il suo ruolo nella organizzazione delle cure oncologiche, i programmi di ricerca e la formazione umanistica del medico. Alcune tematiche di attualità verranno discusse in sessioni specifiche: il cancro mammario avanzato, i trattamenti con farmaci antidepressivi, le disposizioni anticipate di trattamento. La partecipazione di Lea Baider, conduttrice di un workshop e relatrice nella lettura magistrale, conferirà ulteriore spessore alle tematiche congressuali. Infine, il videoforum per immagini e le tavole rotonde delle sezioni regionali e di SIPO giovani si proporranno come ulteriori occasioni di riflessione e scambio per la Psico-Oncologia italiana.