«Il mondo del farmaco sta vivendo un periodo esaltante, una sorta di nuovo Rinascimento – spiega il presidente della Società Italiana di Farmacologia (SIF) Alessandro Mugelli alla vigilia del nuovo Congresso SIF –. Parafrasando Dickens, potremmo dire che per il mondo del farmaco questi sono i tempi migliori e che questi sono i tempi peggiori».
Il lavoro del ricercatore è radicalmente cambiato rispetto al passato e ci sono migliaia di nuovi potenziali farmaci in sviluppo preclinico e clinico: ma come valutare il valore dell’innovazione nel campo delle nuove molecole che dal laboratorio devono arrivare in farmacia e negli ospedali? Già, perché, data l’enorme spesa (per creare un nuovo farmaco parliamo di circa 2 miliardi di dollari e dai 10 ai 20 anni di ricerca) è necessario studiare quali benefici porterà.
Un fatto, intanto, è certo: anche se i denari richiesti sono tanti l’accesso universale a farmaci e terapie è un privilegio che l’Accademia, l’Industria e il mondo regolatorio difenderanno mettendo in campo ogni sforzo.
In Italia, infatti, la sostenibilità del diritto alla cura, così come costituzionalmente garantito, è rivolta a tutti i cittadini grazie al Sistema sanitario nazionale. Eppure, questo istituto si trova attualmente in grande crisi: come per ogni voce di spesa dello Stato, anche nel campo della sanità, infatti, la coperta è corta, mentre la popolazione italiana è sempre più anziana e quindi aumentano il carico per medici e ospedali, sia in termini di lavoro che di costi.
Quanto durerà ancora il privilegio di una assistenza gratuita? È questione di tempo, dopodiché dovremo affidarci alle costose assicurazioni sanitarie come negli Stati Uniti, oppure ci sono modi e formule di razionalizzare nuovamente il sistema?
Le nuove terapie contro il cancro: dalla CAR-T all’immunoterapia (valsa il premio Nobel per la Medicina 2018) sino alla terapia genica, interventi che soltanto dieci anni fa sembravano fantascienza e oggi promettono di abbattere la mortalità, colpendo i tumori come non era mai stato fatto prima.
Big data sanitari: viviamo con cellulari conta passi, orologi conta calorie e cardiofrequenzimetri. Funzionano? È questo il futuro della prevenzione? Immaginate una casa con la doccia a sensori che ogni giorno vi mappa i nei per avvisarvi se qualcosa è cambiato. Oppure un microchip circolante nel sangue che vi avverte che state per avere una emorragia o un attacco cardiaco, mentre invia dati all’ospedale più vicino. Quali problemi con la privacy?
Farmaco-resistenza: utilizziamo troppi antibiotici, anche quando non servono, come durante una banale influenza, e così, i batteri hanno tempo di imparare i segreti delle nostre armi, mutano e diventano sempre più aggressivi. L’abuso di antibiotici, e quindi la dispersione nell’ambiente, ha infatti favorito la “convivenza” tra queste molecole e microorganismi, insegnandogli a trasformarsi, evolvendosi per diventare più resistenti. Come ne usciremo?
Farmaci per «curare il cervello»: negli ultimi anni diverse importanti case farmaceutiche, in tutto il mondo, hanno smesso di fare ricerca su Alzheimer e altre demenze. I risultati, infatti, non pagano gli sforzi. Pare proprio che siamo allo stallo: ma è proprio vero? Come e dove continua la lotta alle malattie neurodegenerative?
Oppioidi, in USA la strage di morti per overdose sta facendo sospettare che la “epidemia” si allarghi oltreoceano: è proprio così? Il parere degli esperti in queste molecole e nella terapia del dolore e, per l’occasione, un nuovo documento SIF ad hoc: cosa avverrà in Italia?
E ancora: cannabinoidi, dalle vecchie alle nuove droghe d’abuso; stress: quale legame con la depressione? Povertà farmaceutica in Italia: l’identikit del cittadino che non può permettersi di curarsi e perché. Farmacoterapia dell’obesità, nuove molecole contro l’alcolismo e molto altro.
Di fronte a queste emergenze c’è bisogno di formare gli operatori sanitari, certamente, ma anche la società civile: ecco perché i mass media sono un canale fondamentale ed ecco perché chiediamo la vostra partecipazione.
Ed ecco, infine, perché le kaywords dell’imminente Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia sono: Ricerca, Innovazione, Sostenibilità, Appropriatezza e Formazione.