La tosse da Covid è secca e irritante, quella da influenza tende invece a essere grassa. In ogni caso non esistono rimedi se non palliativi, come gli sciroppi lenitivi. No agli antibiotici: non funzionano contro i virus
La tosse è un disturbo che colpisce moltissime persone in questo periodo. Sia coloro che hanno l’influenza che il Covid-19 si ritrovano spesso a dover affrontare questo fastidiosissimo sintomo e fare fatica a capire quale sia esattamente la causa. Ma ci sono delle differenze tra la classica tosse da Covid da quella scatenata dall’influenza. La prima, infatti, è secca, irritante e persistente. Spesso si accompagna anche a respiro corto, che può essere un chiaro segnale dell’infezione Covid-19. Di notte questo tipo di tosse può essere ancora più fastidiosa per via della posizione che si assume da sdraiati a letto. Non esiste una cura che faccia scomparire questo sintomo. Ma possono essere d’aiuto sciroppi lenitivi, leggeri sedativi che possono dare sollievo.
Con l’influenza, invece, la tosse tende ad essere produttiva o come comunemente si dice grassa. In questo caso la tosse è caratterizzata da un’eccessiva produzione di muco, che si deposita all’interno delle vie aeree. La tosse, in questo caso, è un meccanismo di difesa che aiuta le vie aeree a liberarsi del catarro, per cui può essere considerata un’alleata. Rimane però sempre fastidioso e, anche in questo casi, utilizzare trattamenti lenitivi. Con un’eccessiva produzione di muco, inoltre, può essere d’aiuto anche ricorrere a prodotti mucolitici che sciolgono il muco e ne agevolano l’eliminazione.
Tuttavia, può succedere che sia in presenza di Covid che di influenza si verifichi una sovrainfezione batterica. In questo caso i sintomi dell’infezione virale, invece di migliorare, peggiorano. La tosse secca del Covid inizia a essere produttiva e il muco che nell’influenza è tipicamente di colore chiaro e trasparente inizia a «colorarsi». Sono tutti segnali di una sopraggiunta infezione batterica, cosa che può essere molto frequente in questo periodo. In questo caso, insieme al proprio medico, può rendersi necessario ricorrere a un trattamento antibiotico.
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