Non esistono evidenze scientifiche che dimostrino che la barba possa essere un fattore di maggior rischio di diffusione del Covid-19. Per questo non è possibile affermare che rasarsi con cura e spesso il viso comporti un più alto grado di protezione del soggetto
Non esistono evidenze scientifiche che dimostrino che la barba possa essere un fattore di maggior rischio di diffusione del Covid-19. Per questo non è possibile affermare che rasarsi con cura e spesso il viso comporti un più alto grado di protezione del soggetto. Tuttavia, da un anno a questa parte una delle indicazioni più diffuse e ripetute ai fini della prevenzione è quella non solo di portare costantemente le mascherine se in presenza di altre persone, ma anche di portarla in maniera corretta. È necessario, infatti, farla aderire il più possibile ai lineamenti del viso per evitare che il virus possa aggirare la protezione.
Detto questo, va da sé che barbe molto lunghe possano impedire alla mascherina di aderire correttamente al volto. Secondo Robinson Peric (Hamburg University of Technology), «uno spazio di 0,2 millimetri può far entrare dal 2 all’8% dell’aria inalata». Ovviamente quest’aria può contenere tracce di virus se nelle vicinanze si trova una persona positiva al SARS-CoV-2.
Sull’argomento è intervenuto anche il Ministero della Salute: «La barba in sé non espone ad un rischio maggiore di contrarre il nuovo coronavirus rispetto a chi non ce l’ha. Ovviamente va curata la sua igiene e va regolata la mascherina, quando la si indossa, in modo che aderisca bene al viso, ma non vi sono evidenze che tagliarsi la barba aiuti ad evitare il contagio da SARS-CoV-2».
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