Dopo un’infezione Covid-19 sono in tanti a sperimentare una fastidiosa tosse persistente, anche a tampone negativo. Secondo alcuni esperti britannici questo potrebbe dipendere da infezioni diverse che colpiscono in successione
Il tampone è finalmente negativo, ma la tosse non passa. Dopo un’infezione Covid-19 sono in tanti a sperimentare questo fastidioso sintomo per lunghi periodi di tempo. La buona notizia è che la tosse persistente non è legata a una nuova variante del virus Sars-CoV-2 e, in molti casi, non dipende affatto da una complicanza dell’infezione Covid-19. Se non ci si riesce a scrollare di dosso questo disturbo la colpa potrebbe essere di infezioni diverse che colpiscono in successione. A ipotizzarlo sono stati gli esperti del Regno Unito, secondo i quali quest’anno ci sarebbe stata un’incidenza ben superiore alla media stagionale di casi influenzali e simil-influenzali, e di conseguenze sintomi che appaiono prolungati nel tempo.
Secondo Kamila Hawthorne, presidente del Royal College of General Practitioners (organismo professionale per gli specialisti in Medicina generale del Regno Unito), l’attuale ciclo di infezioni respiratorie sembra effettivamente durare più a lungo del solito. Questo, spiega l’esperta, le misure restrittive anti-Covid avrebbero ostacolato la nostra immunità agli agenti patogeni stagionali negli ultimi inverni. Oltre a Covid-19 circolano l’influenza e altri virus oppure batteri responsabili di infezioni del tratto respiratorio. Insomma, quando passa il Covid-19 può subentrare l’influenza e viceversa, oppure possono entrare in gioco altri agenti patogeni. Il risultato? La tosse sembra non passare mai.
«Non è chiaro perché alcune delle attuali infezioni respiratorie in circolazione sembrino durare più a lungo del solito», dice al Daily Mail Hawthorne. «Questo è stato notato sia dai medici che dai pazienti, ma non siamo del tutto sicuri del perché stia accadendo. La maggior parte della popolazione – continua – è stata socialmente isolata durante gli ultimi due inverni e questo sembra aver ridotto la loro resistenza alle infezioni, il che pare rendere più probabile che contraggano infezioni rispetto agli anni precedenti».
Il fenomeno di cui si parla, e che potrebbe spiegare valori ben al di sopra le soglie epidemiche stagionali per le infezioni del tratto respiratorio inferiore e superiore, e quindi legate alla tosse persistente, è stato recentemente descritto da diversi epidemiologi che, con la revoca delle misure anti-Covid, avevano allertato sul rischio derivato da queste stesse misure. «Questi interventi – spiegano gli autori di un articolo pubblicato su Expert Review Vaccine – hanno ridotto il numero di persone che si sono ammalate prima che fossero disponibili vaccini e terapie contro il Covid-19 fossero disponibili, ma hanno anche avuto altre conseguenze per la salute pubblica».
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