Una delle preoccupazioni alla base della resistenza di molte persone alla vaccinazione anti-Covid riguarda le presunte ricadute sulla fertilità maschile. Uno studio del dipartimento di Urologia della University of Miami Miller School of Medicine prova a dare una risposta
Esiste un legame tra vaccino anti-Covid e infertilità? Una domanda che rappresenta una delle tante preoccupazioni di chi nutre dubbi nei confronti dei vaccini attualmente usati per combattere il Sars-CoV-2. Ma c’è qualcosa di vero sotto o si tratta semplicemente, più che di una fake news, di un sospetto non corroborato da prove? Uno studio del dipartimento di Urologia della University of Miami Miller School of Medicine pubblicato sulla prestigiosa rivista JAMA (Journal of the American Medical Association) prova a dare una risposta.
Secondo lo studio (che ha preso in considerazione i parametri spermatici prima e dopo due dosi di un vaccino ad mRNA), non ci sono state diminuzioni significative in nessun parametro. «Poiché i vaccini contengono mRNA e non il virus vivo – spiegano dall’Università di Miami –, è improbabile che il vaccino influisca sui parametri dello sperma. Sebbene questi risultati abbiano mostrato aumenti statisticamente significativi in tutti i parametri spermatici, l’entità del cambiamento rientra nella normale variazione individuale». Inoltre, la variazione può essere dovuta «all’aumento del tempo di astinenza prima del secondo campione». Gli uomini con oligospermia (ovvero con una bassa concentrazione di sperma) non hanno subito un ulteriore declino.
Per questo studio l’Università di Miami ha reclutato volontari sani di età compresa tra 18 e 50 anni in attesa di vaccinazione. Gli autori dello studio hanno sottoposto gli uomini ad una preselezione per assicurarsi che non avessero problemi di fertilità. Sono poi stati esclusi quelli con sintomi da Covid-19 o chi fosse risultato positivo al tampone entro 90 giorni. I partecipanti hanno fornito un campione di sperma dopo 2-7 giorni di astinenza prima di ricevere la prima dose di vaccino e circa 70 giorni dopo la seconda.
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